Raccontati a modo mio. I libri

CASA DEL LAVORO BEN FATTO, CIP, CASELLE IN PITTARI, 5 AGOSTO 2024

Cara Irene, questa idea degli indici tematici mi piace, e così dopo quello delle persone ho fatto questo dei libri. Sono racconti più che recensioni, insieme a racconti tratti dai miei libri e voci dal dizionario del pensiero organizzativo. E poi le note a margine e la piccola biblioteca scritte, che se non la conosci già potrai scoprirla da te. Accanto a ogni link, c’è il titolo del libro. Come sempre, l’indice è in aggiornamento, ma se avrai voglia di curiosare potrai trovare già diverse cose che ti possono piacere e interessare. Buona lettura.

IL LAVORO BEN FATTO | IL LIBRO

LIBRI
2024; 2023; 2022; 2021; 2020; 2019; 2018; 2017; 2016; 2015; 2014

2024 | 4
Torna all’indice

Montaigne e l’arte di vivere di Sarah | Montaigne. L’arte di vivere
I pensieri disordinati di Antonio | Cronache di disordine
I futuri di Luca De Biase | Apologia del futuro
L’aquila, il condor e l’umanità del Quetzal | Sopravvivere al XXI Secolo
Io, il nonno e la vernice | Il lavoro ben fatto

2023 | 3
Torna all’indice

Nanda, Enrico e io | Nanda e io
Note a margine | A scuola con il lavoro ben fatto
E come equilibrio, L’uomo in preghiera | Alphabeta

2022 | 4
Torna all’indice

Piccola Biblioteca Scritte | Libri vari
Why? Perché? Pecché? | Il lavoro ben fatto 2° Edizione
Il libro di Roberto e la vandera del futuro | Occupare il futuro
Note a margine | AlphaBeta

2021 | 4
Torna all’indice

Rinalda | Testa, mani e cuore
Salvatore Veca e la democrazia che vale | Il mosaico della libertà
Il sensemaking secondo Weick | Dizionario del pensiero organizzativo
Note a margine | Parole Forgiate

2020 | 6
Torna all’indice

Chiacchiere di bottega tra fare e pensare | Parole Forgiate
Nicola Chiacchio racconta | Il mestiere di scrivere
Le connessioni generose di Silva Giromini | Il lavoro ben fatto
Gennaro Melillo racconta | Il lavoro ben fatto
Note a Margine | Il lavoro ben fatto
La cardarella | Testa, mani e cuore

2019 | 1
Torna all’indice

La guerra del baccalà a via Canova | Testa, mani e cuore

2018 | 5
Torna all’indice

I siciliani di Francesco Lama | I siciliani
Miriam Pugliese | Generazione Boomerang
Partitura per una classe dirigente | Il leader è nudo
Note a margine | Novelle Artigiane
La cultura organizzativa di Edgar e Joanne | Dizionario del Pensiero Organizzativo

2017 | 5
Torna all’indice

Il kanban disperso e la catena di montaggio da rottamare | Dizionario del Pensiero Organizzativo
L’istituzione totale di Goffman e il manicomio a portata di pollice | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Il re di Girgenti e il Rione Sanità | Rione Sanità
La macchinista Giovanna | Testa, mani e cuore
Storie di lavoro, di passione e di rispetto | Bella Napoli

2016 | 2
Torna all’indice

Tram 41: Torino Stupinigi | Il lavoro e la memoria
Nessun mestiere è disprezzabile | Libri di sogni

2015 | 13
Torna all’indice

Poesia di Stefano Iucci | Tutto all’improvviso è immobile
Benvenuti nel Rione Sanità | Rione Sanità
Come studiare il dizionario in cinque mosse | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Il vocabolario di Peppino | Testa, mani e cuore
Le Quattro Ondate di Miles e Snow | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Murasaki Shikibu | Testa, mani e cuore
Mi connetto, dunque so | Dizionario del Pensiero Organizzativo
L’Organizzazione Rete | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Decision Making | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Intorno al concetto di Serendipity | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Un background, quattro movimenti, una chiave e una definizione | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Voci da un dizionario | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Luca che disegna il futuro | Homo pluralis

2014 | 3
Torna all’indice

Il grande Carver, il mestiere di scrivere e le mie piccole nuvole | Il mestiere di scrivere
Laozi, Platone e l’organizzazione che apprende | Dizionario del Pensiero Organizzativo
Il sorriso telefonico di Giovanna | Testa, mani e cuore

  • Marco Brando |

    Ora ci metto il naso… 🙂

  • Gennaro |

    fare le cose per bene…farle senza aspettarsi nulla in cambio… farle perche’ ci piace farle….
    Vivo ormai nel mondo della ricerca da 5 anni e prima, gli studi universitari, mi hanno impegnato altri 5 anni, ed il mio motto e’ stato sempre questo.
    Ma oggi, con tutti i casini politici, i decreti e le riforme assurde, le finte promesse e le vere prese per i fondelli …mi chiedo…ne vale veramente la pena??
    la risposta (purtroppo) e’ SI

  • gianluca |

    salve, non ho capito la finzione relativa all’iscrizione, per quanto riguarda il dettaglio circa il commento precedente, è vero le cose vanno fatte per bene e con cognizione di causa, altrimenti sarebbe meglio non farle, ma curare eccessivamente i dettagli può rendere maniaci…la perfezione non è di questo mondo, quindi anche un minimo trascuratezza se non eccessiva non nuoce..notte

  • Marika Borrelli |

    Ok. Mi piace. Io le cose le faccio per bene. E’ così che mi hanno insegnato a casa. Eravamo in tanti e se ognuno lasciava un pezzo di attività non fatta o fatta male si capitalizzava il difetto. Si poteva arrivare alla catastrofe!
    La cosa mi fa riflettere per due motivi.
    Una è pratica di sociologia della quotidianità: quando faccio e chiedo di fare le cose per bene passo per malmostosa (nome nuovo per le streghe o le isteriche d’antan). Ovviamente, mi s’ingrossa il fegato perchè fare le cose per bene non può essere solo e soltanto una tecnica d’individualità che aumenta l’individualismo geloso e – talvolta – classista (di qualunque classe).
    Secondo. In uno dei miei libri preferiti (di quelli che stazionano perennemente nella mia camera da letto, l’altro è Lettere a lucilio), Memorie di Adriano, c’è scritto “… e non innamorarti dei dettagli…”
    ‘Sta cosa qui non mi fa dormire la notte. Il contesto della frase era proprio quello di vita quotidiana, ancorchè contestualizzato alla vita politica o all’arte della guerra/diplomazia/amministrazione, la quotidianità di Adriano, appunto. Ebbene, l’imperatore dice che la cura per i dettagli non è roba da “uomini”, non serve, rende isterici, appunto.
    Poi, c’è un aggiunta, molto più attuale: la cura dei dettagli (come riempitivo della mente per il “qui ed ora”) è una pratica di meditazione efficace. Come stirare, spolverare, lucidare l’argenteria, e farlo per bene. Uno zen delle houseworks, insomma.

  Post Precedente
Post Successivo