Piccola Biblioteca Scritte

Caselle in Pittari, Casa del Lavoro Ben Fatto, 16 Marzo 2023

Cara Irene, penso che è il momento che ti racconti meglio i miei perché. Perché Piccola Biblioteca Scritte?
Il primo perché sta nella voglia di attivare un processo di sensamaking, di rileggere retrospettivamente alcune parti di me e della mia vita, delle mie vite, a partire dai 10 volumi che ho scelto.
Per fare che? Per ri-costruire ambienti sensati, l’attività che Weick definisce enactment, e di fare tutto questo con l’approccio della bambina che dice “come faccio a sapere quello che penso se non vedo quello che dico”. Sì amica mia, il primo perché mi porta a connettere le mie storie e i manufatti narrativi che progetto per vedere meglio quello che penso a partire da alcuni dei libri che mi hanno cambiato la vita.
Il secondo perché ha a che fare invece con la creatività, con la voglia di metterla alla prova, con il piacere di sperimentare nuove modalità di scrittura, con l’idea di far camminare insieme a me i libri che ho scelto di raccontare.
Il terzo perché attiene alla definizione dei criteri, del metodo, delle scelte che ho fatto e di cui ti ho già parlato. Sono aspetti decisamente importanti nella fase di avvio di un progetto. Anche se alla fine quello che conta sono i contenuti, la definizione dei criteri, del metodo e delle scelte da fare è parte fondamentale del processo creativo, il più delle volte viene prima, non solo dal punto di vista cronologico, almeno questo mi dice la mia esperienza.
Il quarto è dato dal mio amore per i libri. Avrei potuto scegliere i dischi, i fumetti, i film, il pallone, ma nella mia vita i libri sono i libri, i miei ferri del mestiere. Il resto è importante ma viene dopo, punto.

Caselle in Pittari, Jepis Bottega, 20 Febbraio 2023, Serata Alpha

Cara Irene, i #librichecamminano non sono più soltanto un hashtag, sono anche un paio di scarpe Scritte®, ispirate al secondo volume della Piccola Biblioteca, quello dedicato al I Ching.

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Questa sera abbiamo presentato il progetto nel corso di una Serata Alpha in Bottega, da Jepis. Come punto di partenza ci siamo dati la mappa che puoi vedere nell’immagine, che insieme ai titoli dei libri contiene le domande che ci hanno fatto da guida nel corso della mia chiacchierata con Mariantonietta: Un libro è un punto di partenza o di arrivo? Perché proprio i libri? Come fa un libro a cambiare la vita? Come fa un libro a camminare? Può un libro starti stretto o largo ai piedi?

La seconda parte della serata è stata dedicata invece all’espirimento di narrazione, e anche questa parte qui è stata bella, con diverse idee che sono venute fuori, e chissà che qualcuna di questa non la vedremo prossimamente realizzata.
Antonio del Gaslight Poetry, per esempio, quando il giorno dopo l’ho rivisto mi è sembrato ancora più convinto di andare avanti con l’idea che era venuta fuori nel corso dell’esperimento, scusami se non ti dico altro, amica mia, ma mi sembra giusto che, se e quando vorrà, sia lui a dare la notizia. Come dici? Certo, stai tranquilla, ti tengo informata.

Per quanto riguarda me cosa aggiungere ancora? Tre cose almeno.
La prima è che il momento “cenerentola”, come l’ha battezzato scherzosamente a suio tempo Giuseppe, quello in cui vengono consegnate le scarpe e l’autore o il destinatario della storia le indossa, è emozionante assai.
La seconda è che più passano i giorni e più mi convinco che questa nuova forma di scrittura che connette libri e manufatti è piena di possibilità, non solo per chi, come me, scrive, diciamo così per “professione”.
La terza è che le 4 storie pubblicate fin qui e dedicate a Jukebox all’idrogeno, I Ching, Il Tao della Fisica e Borges le trovi su Scritte® nella sezione dedicata alle Storie d’Autore.

Caselle in Pittari, Casa del Lavoro Ben Fatto, 3 Ottobre 2022

Caro Diario, era ancora agosto e il caldo sembrava non finire mai quando, chiacchierando con Giuseppe in Bottega, è spuntata l’idea: una serie Scritte® con 10 storie d’autore per raccontare i 10 libri che più mi hanno aperto la mente e il cuore, che hanno moltiplicato le mie possibilità, che mi hanno cambiato la vita, che hanno determinato uno scarto, che mi hanno aperto nuove vie.

I 10 LIBRI CHE HO SCELTO

Eccoli qui, nell’ordine in cui saranno pubblicati su Scritte®, uno al mese:

Allen Ginsberg, Jukebox all’idrogeno
Leggi il racconto su Scritte® | Novembre 2022

Fu Hsi, Re Wen, Duca di Zhou, Confucio, I Ching
Leggi il racconto su Scritte® | Dicembre 2022

Fritjof Capra, Il Tao della fisica
Leggi il racconto su Scritte® | Gennaio 2023

Emir Rodriguez Monegal, Borges Una biografia letteraria
Leggi il racconto su Scritte® | Febbraio 2023

Salvatore Veca, Dell’Incertezza
Leggi il racconto su Scritte® | Marzo 2023

J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli
Leggi il racconto su Scritte® | Aprile 2023

James Hillman, Il codice dell’anima
Leggi il racconto su Scritte® | Maggio 2023

Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe
Leggi il racconto su Scritte® | Giugno 2023

Raymond Carver, Il mestiere di scrivere
Leggi il racconto su Scritte® | Luglio 2023

Sam Kean, Il cucchiaino scomparso
Leggi il racconto su Scritte® | Agosto 2023

COME SEGUIRE LA SERIE

Le singole storie d’autore le trovi su scritte.works, una al mese, nell’ordine indicato. La prima sarà dunque quella dedicata a Jukebox all’idrogeno di Allen Ginsberg. Ciascuna storia racconta il libro e come è entrato nella mia vita, il perché l’ho scelto, quali cambiamenti ha prodotto nei miei pensieri e nelle mie azioni e un po’ di altre cose ancora.
Invece il perché di questo esperimento di narrazione, il senso di questo esercizio di lavoro ben fatto, insomma il processo che ho attivato una volta che Giuseppe ha accettato la mia proposta, lo racconto qui. Mi piace sottolineare che questa biforcazione, questo duplice sentiero dove camminano, si incrociano e si biforcano le mie 10 storie, fa parte essa stessa del processo di sperimentazione.

LA SCINTILLA

La visione di  Giuseppe. Le storie d’autore come fattore portante che aggiunge valore al progetto Scritte®.

IL PROCESSO CREATIVO

1. La scelta dei 10 libri da raccontare
È stata la parte più complicata. Ho comprato il mio primo libro che avevo 13 – 14 anni, oggi ne ho 67, e già questo è un bel problema, perché in più di 50 anni per amore, per lavoro e per svago ne ho letti e studiati un bel po’. 2 mila?, 3 mila?, boh, in ogni caso troppi più di 10. Se c’è l’ho fatta, con riserva, perché di sicuro me ne verranno in mente altri che mi pentirò di non avere inserito, è stato grazie al criterio che mi sono dato.
Se avessi dovuto scegliere i 10 libri  più belli, più interessanti, che più mi hanno arricchito non ce l’avrei fatta. Penso che non ce l’avrei fatta neanche con 100, i miei libri me li sono guadagnati uno a uno, li ho amati singolarmente, tranne rarissime eccezioni, quasi tutte riferibili ai testi scolastici. Anche perché i libri che non mi prendono li rimetto sugli scaffali e li riprendo solo se e quando mi chiamano.
Con i libri che hanno cambiato la mia visione delle cose è stato più facile. Sono comunque molti più di 10, però mi sono riuscito a districare, e ne sono contento assai. La Piccola Biblioteca Scritte c’è, esiste, i lavori sono in corso, ad Agosto 2023 sarà completa, 10 libri, 10 storie, 10 progetti e 10 possibili paia di sneakers realizzate da Scritte e dagli artigiani Patrizio Dolci.

2. La struttura della serie
Un solo format per le 10 storie o ciascuna storia con un suo format? E ancora: utilizzare i segni solo per contribuire al racconto o anche come simboli in sé? Dopo averci pensato e ripensato ho deciso che il format sarebbe stato lo stesso lasciando alle storie il racconto delle differenze.

3. Il racconto delle singole storie
Come sai, amico Diario, qui per me la sfida più impegnativa è quella di sottrarmi alla tirannia delle parole. L’impegno è quello di raccontare storie il più possibile transmediali, io speriamo che me la cavo.

4. I colori, i numeri, i segni e le parole
La mia Piccola Biblioteca Scritte sarà una vera e propria collana che cammina. Avrà alcuni caratteri unificanti e altri che racconteranno il singolo volume, e naturalmente ci sarà il numero di uscita, e poi ancora le parole e, nel caso, i segni. Sì, direi che per ora la mia piccola collana che cammina me la immagino così. Poi magari a un certo punto cambio, come sai da queste parti si lavora in beta permanente, del resto il processo creativo si nutre anche di questi cambiamenti. Tu naturalmente seguimi, io come sempre ti tengo aggiornato.

IL POST SCRIPTUM

Caro Diario te l’ho detto che mi sarei pentito. Giuro che stavo per premere il tasto “pubblica” però poi sono arrivati i rimorsi. Per ora sono otto, ne aggiungerò al massimo altri due, questi li cito solo in ordine alfabetico, non entrano nella serie, non scrivo le storie, non scelgo le parole e disegni, però li devo nominare, altrimenti non riposo. Scusami.

Isaac Asimov, Fondazione. Il ciclo completo
Jorge Luis Borges, Finzioni
Italo Calvino, Lezioni americane
Antonio Gramsci, Quaderni del carcere
François Jullien, Pensare l’efficacia in Cina e in Occidente
Karl Marx, Manoscritti economici filosofici del 1844
Arthur I. Miller, L’equazione dell’anima
Philip Roth, Perché scrivere