L’organizzazione rete

Indice delle voci pubblicate: Voci da un dizionario; Il dizionario interattivo in cinque mosse; Un background, quattro movimenti, una chiave e una definizione; Serendipity; Decision Making; L’Organizzazione Rete; Le Connessioni di George; Le Quattro Ondate di Miles e Snow; Indice delle voci.

Domande
Come funzionano le organizzazioni al tempo della rete? Come potrebbero funzionare meglio? Con quali modalità i soggetti operano, interagiscono, decidono, al loro interno? E come conferiscono loro senso e significato?

Definizione
Con il concetto di Organizzazione Rete ci si riferisce a una serie di attori collettivi, di organizzazioni di carattere pubblico o privato che, non ritenendo utile conformarsi a scelte classicamente di tipo to buy (mercato) o to make (gerarchia), costituiscono network nell’ambito dei quali condividono norme, effettuano transazioni, definiscono processi e rapporti di scambio più e meno durevoli, perseguono interessi comuni, individuano nella cooperazione il miglior modo per realizzare i loro obiettivi, si danno una struttura non gerarchica e interdipendente allo scopo di migliorare efficienza e competitività, di conquistare spazi di mercato, di rispondere meglio alle loro turbolenze.
Il fatto che il network sia caratterizzato da autonomia, collaborazione, interdipendenza non vuol dire naturalmente che al suo interno le funzioni e i compiti siano necessariamente di tipo paritario, in numerosi casi c’è un’organizzazione che – sulla base delle dimensioni e delle risorse (economiche finanziarie, tecnologiche, relazionali) disponibili assume una funzione di leadership nell’ambito della rete, coordinando e pianificando il lavoro tra le strutture partecipanti, strutturando ruoli e funzioni, mettendo a disposizione il proprio know how – diventa di fatto l’organizzazione guida. In taluni casi, se ciò è utile al raggiungimento degli obiettivi prefissati, può accadere che il capitale di uno o più componenti della Organizzazione Rete sia controllato, in tutto o in parte, dall’organizzazione guida.

Principio guida
La fiducia e la collaborazione indirizzata a uno scopo comune rappresentano gli elemento coagulanti, i presupposti indispensabili per determinare processi di interazione cooperativa nei rapporti di produzione, acquisto, fornitura; per risolvere in maniera rapida ed efficace i problemi interorganizzativi; per mettere in circolo informazioni, conoscenze, buone pratiche.

Caratteristiche
L’organizzazione rete è riconoscibile a partire da 7 caratteristiche:
1. il valore che attribuisce alla conoscenza, al sapere esplicito e tacito sia di ogni singolo nodo (struttura) che di ogni soggetto componente di ciascun nodo;
2. il rapporto di fiducia, intesa come l’aspettativa di un comportamento prevedibile, corretto e cooperativo che nasce e si sviluppa nell’ambito di una comunità che si è data autonomamente e consapevolmente le regole che ritiene necessarie per funzionare secondo criteri di stabilità e continuità e per raggiungere risultati di qualità;
3. l’importanza dei processi di costruzione di senso e di significato, in particolar modo per quanto riguarda identità, retrospezione ed enactment;
4. l’autonomia, la varietà e la molteplicità delle relazioni di ciascun nodo, che agisce e compete con imprese, gruppi, ecc. esterni alla rete, in mercati regolati di volta in volta dalle leggi della produzione, dalle modalità di approvvigionamento, dai tempi e dalle modalità delle forniture, dalle caratteristiche della distribuzione;
5. l’importanza riconosciuta ai processi di governance indispensabili per regolare e definire ruoli e funzioni, secondo criteri non gerarchici e interdipendenti, nei diversi sistemi di relazioni e di transazioni;
6. la condivisione (anche in termini di capacità di mediazione) di obiettivi, significati, valori, senso di partecipazione, interessi;
7. la velocità, la capacità di risposta, la leggerezza e il carattere modulare di ogni singolo nodo.

Background
È stato Manuel Castells a spiegare di più e meglio di ogni altro perché la network enterprise è un vero e proprio sistema organizzativo complesso che, in quanto tale, non può essere ricondotto in maniera semplicistica né a una rete di aziende, né a una azienda che lavora in rete, né tantomeno a un’azienda o a una rete di aziende che lavora con l’ausilio delle nuove tecnologie dell’informazione. Persino quando ci si riferisce a una Virtual Organization, che nell’ambito delle organizzazioni rete presenta le peculiari caratteristiche di cui diremo tra poco, la relazione tra modello organizzativo e utilizzo di nuovi media non può essere data per scontata.
L’Organizzazione Rete presenta i caratteri di un nuovo tipo di paradigma organizzativo aziendale articolato intorno a parole chiave come Scalabilità, Flessibilità, Interattività, Adattabilità, Brand; in essa l’utilizzo delle nuove tecnologie rappresenta nel contempo lo strumento e l’occasione per rendere più efficace la comunicazione interna ed esterna, per migliorare e condividere qualità delle informazioni e circolazione delle conoscenze, per accrescere le capacità professionali, l’adattabilità e la flessibilità di chi in essa lavora ai diversi livelli, per favorire l’interazione tra i diversi nodi impegnati a integrare le norme che regolano i rapporti formali del network con quelle da essi stessi creati.

Virtual Organization
La Virtual Organization è una particolare configurazione dell’organizzazione rete. Geograficamente distribuita, i componenti sono connessi da un interesse o uno scopo comune di lungo termine e comunicano e coordinano il proprio lavoro attraverso i nuovi media. Si tratta di una tipologia organizzativa che emerge con lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione ed è caratterizzata da un esteso decentramento del potere decisionale, da una spiccata autonomia dei suoi componenti, da una elevata velocità dei processi di sviluppo, dalla struttura reticolare, dalla libera partecipazione.
La virtualità di una organizzazione può essere dunque definita in riferimento a cinque dimensioni principali:
1. il forte riconoscimento di tipo identitario;
2. l’assenza di un ambiente fisico (setting) condiviso;
3. la molteplicità delle attività di volta in volta legate a specifici progetti;
4. la presenza di meccanismi di integrazione e di controllo (governance) in grado di rappresentare il collante organizzativo;
5. le caratteristiche delle risorse umane impegnate, che si dimostrano tanto più funzionali al raggiungimento degli obiettivi quanto più sono in grado di essere e rappresentarsi come nodi intelligenti della rete, come produttori di idee, informazioni, conoscenze, competenze.

Criticità
Tra gli aspetti e i comportamenti che possono determinare impoverimento, sottrazione di risorse, usura dell’Organizzazione Rete due appaiono particolarmente rilevanti: il primo è quello tipico della situazione nella quale, nell’ambito del network, uno o più nodi ricercano spazi dove vivere di rendita, di rimessa, anche solo per nascondere una loro scarsa capacità creativa o la perdita più o meno temporanea della loro spinta propulsiva; il secondo quello che caratterizza comportamenti poco responsabili (verso la rete di appartenenza, verso reti esterne, verso strutture e soggetti diversi che in vario modo interagiscono con la rete di appartenenza), fuga dalle responsabilità, propensione a scaricare sugli altri la colpa di eventuali fallimenti, il venir meno del rapporto di fiducia, l’erosione del capitale sociale.

Parole chiave
Autonomia, Brand, Condivisione, Conoscenza, Decentramento, Fiducia, Governance, Identità, Network, Relazioni, Scalabilità, Senso, Varietà

Vedi anche
Apprendimento Organizzativo, Economia dei Costi di Transazione, Gestione della Conoscenza Aziendale, Miles e Snow, Open Source, Ouchi,  Sensemaking, Siemens, Web Semantico

Fonte
Vincenzo Moretti, Dizionario del Pensiero Organizzativo, Terza edizione, Ediesse, 2008
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