About Alpha e Beta

Caro Diario, che cosa sono Alpha e Beta? Spero che la domanda non ti sembri scontata, o peggio ancora banale, perché sono mesi che mi ha preso la testa, le mani, il cuore e anche di più. Penso sia venuto il momento di fare un passo di lato, di operare uno scarto, per dirlo meglio con Jullien “di uscire dalla norma, procedere in modo inconsueto, operare uno spostamento rispetto a ciò che ci si aspetta e a ciò che è convenzionale, rompere il quadro di riferimento”. Sì, penso che tiene ragione lui, in certe occasioni se non ti vuoi arenare ti devi arrischiare, e così ho deciso di mettere per iscritto che cosa sono per me, da sociologo, narratore e osservatore,  Alpha e Beta, dopo di che addò arrivo, là metto ‘o spruoccolo (dove arrivo, là metto lo zeppo). Alla fine non ne voglio fare un caso di studio, aalmeno per ora.

#BOTTEGA
Alpha e Beta sono prima di tutto i due lati della bottega di Jepis, a Caselle in Pittari, in via Caporra 123.
Alpha è in primo luogo la conversazione, l’incontro con le persone e le cose, il racconto con le parole, le immagini e i suoni. Nel lato Beta prevale invece la fabbricazione, la creazione delle parole, delle immagini e dei suoni, la loro esposizione. Per certi verso Alpha e Beta sono l’upgrade di Jepis Bottega, la sua moltiplicazione, la maturità del processo che fin dall’inizio, 12 anni fa, Giuseppe ha definito Crea Racconta Ricrea e ha posto alla base del suo lavoro. Con Alpha e Beta Jepis Bottega evolve il proprio carattere artigiano e lo amplifica, irrobustisce le proprie radici, crea le condizioni per rendere più forte la sua identità, la sua visione, la sua missione.

#LUOGO
Alpha e Beta sono un luogo, un punto di incontro antropologico dove le persone possono esprimere e raccontare la loro identità e la relazionano con quella degli altri che passano per scelta, per caso o per lavoro. Un luogo dove si pensa e si fa, dove si scambiano storie, esperienze, saperi, abilità. Un luogo dove si insegna e si impara prendendosi cura dei molti sé che siamo. Perché nessuna comunità è completa in se stessa, siamo tutti solo una parte del tutto, anche quando ne siamo fieri.

#LIBRERIA
Alpha e Beta sono una piccola libreria che aggiunge valore alle idee e alle azioni delle persone, della bottega e della comunità. Ad oggi i volumi a disposizione sono poco meno di 650, libri di varia umanità che non sono una cosa in più ma una cosa dentro la cultura della bottega, parte del suo DNA e del suo approccio. Come ha scritto Giuseppe “questa piccola libreria è da sempre al servizio del mio lavoro e il mio lavoro è ispirato da essa. Le storie che entrano ed escono da questa bottega sono in qualche modo parte di essa e nutrite da essa. Qui ci occupiamo di narrazione e di innovazione, ed i libri sono degli straordinari dispositivi che permettono alla conoscenza di essere energia innovativa. Questa è una bottega dove i libri sono arnesi. Non fine, ma mezzo, non oggetti, ma manufatti narrativi. La libreria di bottega è bella perché è un piccolo porto dove gli amici decidono di venire a portare i loro libri, un po’ come delle barche, le vengono ad ormeggiare, in attesa di qualcuno che ci possa salire per nuovi viaggi.

#RICERCA
Alpha e Beta sono i percorsi di ricerca che Giuseppe porta avanti, da solo e in compagnia. È il beta permanente, la voglia di scavare, di approfondire, di esplorare in tutte le cose che si fanno, perché quel poco che ciascuno sa e sa fare non basta, non può bastare, non avrebbe nessun senso farselo bastare. Per quanto mi riguarda sono innamorato delle zone di confine, mi piace mostrare, con Jean Baudrillard, ciò che accade nei punti di giuntura dei diversi mondi, per l’appunto i confini che segnalano possibilità che non sempre riusciamo ad afferrare, che evocano opportunità, contesti, prospettive non definibili in una logica bianco o nero, buono o cattivo, giusto o sbagliato. E mi piace, ancora con Jullien, dare prova di metis, farmi portare dai fattori “portanti” in seno alla situazione e lasciarmi trasportare da essi. Sì, mi piace surfare piuttosto che modellare; non so se è questa la prospettiva migliore per affrontare il futuro prossimo venturo, sono convinto però che è un’ottima prospettiva per fare ricerca.

#LIBRO
Alpha e Beta sono un libro, AlphaBeta, e , due autori, Giuseppe e io. Dal lato Alpha sono io a raccontare 26 storie, una per ogni lettera, più una storia che le accompagna e fa da contenitore, contesto. Dal lato Beta è Giuseppe a raccontare i 20 segni arcaici dell’alfabeto protosinaitico con 20 didascalie e 20 definizioni tratte da Marc-Alain Ouaknin e dal suo splendido libro, I misteri dell’alfabeto.
In un certo senso abbiamo alimentato la nostra voglia di sperimentare, di ideare possibilità inedite, di percorrere vie poco esplorate. Il libro naturalmente è rivolto a tutti, persone, famiglie e organizzazioni, però una volta che lo abbiamo scritto ci siamo resi conto che può essere uno strumento utile in particolare per le scuole, anche in questo caso staremo a vedere.

#COLLEZIONE
Alpha e Beta, anche in questa versione Alphabeta, sono una collezione composta da 12 manufatti narrativi, storie che si fanno a mano, come ha scritto Giuseppe nel post su Nòva che puoi leggere qui. Se ti fai un giro su Scritte.works li puoi vedere tutti i nostri manufatti, e nella pagina Appunti di Senso puoi saperne di più senza bisogno che io mi cimenti nel copia e incolla o in improbabili riassunti. Alla voce manufatti narrativi aggiungo solo che sono l’output degli esprimenti di narrazione che realizzano nella Piccola Scuola Jepis Bottega, se ti va di approfondire puoi farti un giro qui.

#SFIDA
Alpha e Beta sono una sfida, un continuo esercizio di creatività, di sperimentazione, di innovazione, alimentato da Giuseppe con le sue idee e le sue azioni.

#POSSIBILITÀ
Alpha e Beta sono anche una possibilità. Per Jepis Bottega, che dà più senso e significato alle proprie attività, e per le persone, le organizzazioni, le comunità con le quali la Bottega interagisce. Credimi amico Diario, non ne faccio solo una questione di bravura, è che tutto questo fa parte dei muri maestri di Jepis Bottega, c’è una lunga storia di cose pensate e fatte a testimoniarlo, a partire dal nesso che unisce la bottega alla comunità.

#DOMANDA
Alpha e Beta sono la domanda a cui ancora non so rispondere, la scrivo qui così ci pensiamo su, che lo sai come funziona con le buone idee, due teste sono meglio di una e quattro sono meglio di due. A proposito di idee buone, vorrei ribadire che cerco risposte non convenzionali, inconsuete, ancora una volta creative, in grado di determinare uno scarto, come ho accennato all’inizio, perché quelle fondate sulla capacità di investimento e sulla disponibilità di risorse (economiche, organizzative, umane, ecc.), potendo, non mancherebbero, capisci a me. Detto ciò, ecco la  mia domanda:
Come fa Giuseppe a rompere il quadro di riferimento abituale, a uscire dalla norma e a rendere più riconoscibili i suoi valori,  il messaggio, la sua visione di impresa? Detto in altre parole, come fa a comunicare e condividere di più e meglio la bottega e il suo rapporto con il territorio, la creatività, la bellezza, l’innovazione, il lavoro ben fatto, il mercato?
Ecco, oggi la mia domanda difficile è questa amico Diario, qualche risposta come studioso me la sono data ma  non mi soddisfa, dunque continuo a osservare e a cercarne di nuove, con pazienza, lavoro e gioia, perché come ti ho detto alla voce contentezza non potrebbe andare meglio, tutto questo mi allunga la vita, e contribuisce in maniera importante a farla essere più bella.

#PASSAPAROLA
Arrivati alla domanda difficile posso mettere lo spruoccolo caro Diario, penso che passi da qui una parte consistente delle possibilità di condividere di più e meglio il senso e il significato del lavoro e dell’impegno di Jepis Bottega non solo alla voce impresa ma anche alle voci cultura, territorio, società. Secondo me se si parte da qui è meno impervio unire i puntini, vedere i centimetri, cogliere e moltiplicare le opportunità la strada.
Come avrai già capito la risposta  alla domanda difficile è utile non soltanto ad Alpha e Beta ma anche ad altre mie storie come #Lavorobenfatto e La Notte del Lavoro Narrato, però penso che è meglio restare sul punto, che è Alpha e Beta.
Sì, direi di restare sul punto e di pensarci su, alla prossima.