PICCOLA SCUOLA CREA RACCONTA RICREA
ESPERIMENTO DI NARRAZIONE NUMERO 8
RACCONTA LA PAGINA DI UN LIBRO
SALVATORE VECA, DELL’INCERTEZZA, FELTRINELLI, PAGINA 263
I TAVOLI DI LAVORO
Tavolo di Lavoro 3: 22 Luglio 2021; 1 Agosto 2021;
Tavolo di Lavoro 2: 10 Luglio 2021
Tavolo di Lavoro 1: 4 Luglio 2021; 3 Luglio 2021; 2 Luglio 2021
LE ALTRE PAGINE
GLI ESPERIMENTI DI NARRAZIONE PRECEDENTI
1 AGOSTO
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Caro Diario, nell’ultimo tavolo di lavoro abbiamo deciso di andare in vacanza, Sciaudone che si è collegato dalla sua spiaggia molisana è stato uno spettacolo, di più, un manifesto, e Jepis non si è fatto scappare l’occasione, l’appuntamento è per la seconda metà di Settembre, forse.
Come dici? Allora che ci faccio io qui nella prima domenica di Agosto invece di stare al mare?
Lo sapevo, mò mi fai fare la parte del fissato e invece no. Innanzitutto perché abbiamo deciso che chi vuole può comunque continuare a tornarci su, Silva per esempio lo sta facendo. In secondo luogo perché tengo un piccolo pensiero che voglio condividere con te, le nostre lettrici e i nostri lettori.
22 LUGLIO 2021
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Caro Diario, dopodomani c’è il terzo tavolo di lavoro e dunque eccomi qua. In queste quasi due settimane che non ti ho scritto i miei hashtag principali sono stati #ricovero, #ospedale, #intervento, #fasepostoperatoria, insomma cose di cui tutti faremmo volentieri a meno, ma sono cose della vita e alla fine mi poteva capitare anche molto peggio, perciò incrocio le dita per il futuro e torno a vivere la mia vita, e a ragionare sulla Pagina 263 del libro di Salvatore Veca, che se ci pensi le sue tre meditazioni filosofiche su “chi noi siamo”, su “ciò che vi è” e su “ciò che per noi vale” cascano proprio a fagiolo, come si dice.
A proposito, ma tu l’hai ascoltata la pagina 263 letta da me? Nel caso ti fosse sfuggita te la rimetto qui, e anche se l’hai fatto già riascoltarla non ti fa male.
Ecco, adesso che l’hai risentita ti propongo di sentitizzarla con alcune parole che intendo cominciare a forgiare a partire dall’incontro di dopodomani:
#eudaimonia (eu, bene, più daimon, carattere, destino, streppegna)
#identità (riconoscimento)
#senso (significato della vita)
#legami (prospettiva intersoggetiva, reciprocità, vite connesse, noi invece che io, qualità della vita).
Per adesso direi che può bastare, ma magari ritorno, ho bisogno di pensarci su.
10 LUGLIO 2021
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Caro Diario, il secondo tavolo di lavoro ci è servito per sistemare un po’ di idee, Angelo Sciaudone era impegnato nella versione sommelier e Anna Ressa a un certo punto ci ha dovuto lasciare, ma se guardi il video vedi che qualche passo avanti lo abbiamo fatto, ci siamo dati appuntamento tra due settimane, la prossima è quella del Camp e del Palio del Grano e non è cosa. Per guardare cosa abbiamo combinato nel corso del secondo tavolo di lavoro puoi cliccare qui o sulla foto. Buona visione.
4 LUGLIO 2021
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Caro Diario, ieri sera alle 17:00 in punto ha preso il via il nuovo esperimento di narrazione. Presenti in video mastro Jepis, Silva, Angelo, Anna, Laura e io, in audio Cinzia Massa, che questa settimana si è iscritta alla Piccola Scuola e per ora si è scelta un ruolo da auditrice, che ci sta.
Come puoi vedere qui o cliccando sulla foto, buona parte del primo tavolo di lavoro lo abbiamo dedicato al metodo, o se ti piace di più al processo, al come, che diventa sempre di più importante nei nostri esperimenti, almeno secondo me.
“Modestamente a parte” – che non si può dire né sentire, ma lo diceva mio padre, perciò considerala una licenza poetica – nei nostri tavoli di lavoro riusciamo a tenere assieme dosi consistenti di contenuto e di divertimento, e non è poco. In particolare ieri le cose più importanti che abbiamo deciso, a mio avviso, sono queste:
1. Lavoreremo al nuovo esperimento per tutto Luglio e Agosto.
2. Come sempre e più di sempre “diversità” e “collaborazione” saranno due parole chiave. Diversità nel senso che ognuno parte dalla pagina del libro che ha scelto e poi si muove nella direzione che preferisce, raccontando quella sola pagina, raccontando più pagine delle stesso libro o più pagine di libri diversi, naturalmente con tutte le modalità e i media che ha voglia di sperimentare. Collaborazione nel senso che, parafrasando Donne, nel contesto della Piccola Scuola “Nessun narratore è un’isola, completo in se stesso; ogni narratore è un pezzo del racconto, una parte del tutto”. Collaborare, connettere, intrecciare saranno dunque più che mai i verbi che ci accompagneranno in questo esperimento.
Se stavamo alle Olimpiadi ieri venivo squalificato, perché sono partito prima dello start, però come sai sono un uomo fortunato e anche stavolta me la sono cavata. Diciamo che questa volta è stata una fortuna calcolata per almeno due ragioni:
1. il giudice di gara è un teorico del “beta permanente”, se hai letto Parole Forgiate sai di cosa parlo e se non lo hai letto fallo, e poi le sperimentazioni sono sperimentazioni, come dice Silva ci stanno anche gli errori;
2. siamo una squadra fortissimi, tutte persone che mi vogliono bene assai, sopportano la mia indisciplina e tengono conto della mia età, che alla fine tiene ragione Eliott, i vecchi dovrebbero essere esploratori, e io questo cerco di fare.
Insieme alla fortuna avevo presagito, qui la parola “calcolato” non ci sta bene, anche delle possibii reazioni, e pure qui non mi sono poi tanto sbagliato. Per esempio Laura ha già aperto il suo bellissimo cantiere, si intitola James Hillman, la mediocrità, pagina 315, e così pure Silva, il suo libro su intitola #Disobbediente e la sua storia la puoi leggere qui. Ti aggiorno man mano che arrivano gli altri. Alla prossima.
3 LUGLIO 2021
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Caro Diario, ho condiviso questa mia anticipazione per sfrucoliare (sollecitare, diciamo così) le autrici e gli autori della Piccola Scuola e, come speravo, ci sono state un po’ di reazioni. Più in particolare la mitica Silva Giromini mi ha affettuosamente bacchettato mentre Laura Ressa, bendata, ha selezionato dalla sua libreria uno dei libri che non ha letto e ha scelto la pagina che racconterà, come puoi vedere qui.
Non devo aggiungere niente altro, segnalo solo due cose:
1. sullo scaffale di sopra, dove ci sono i libri che ha letto, ci sta almeno uno dei libri editi da #lavorobenfatto;
2. il libro scelto da Laura è Il codice dell’anima, di James Hillman.
Come dici? No, confermo che non devo aggiungere niente. Alla prossima.
2 LUGLIO 2021
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Caro Diario domani si ricomincia e, sperando che l’entusiasmo non produca effetti collaterali particolarmente dannosi, ho pensato di vivere il nuovo esperimento di narrazione come se fossi Nicolò Carosio, Enrico Ameri, Beppe Viola o Sandro Ciotti, magari provo a fare anche la parte di Roberto Bertoluzzi, nel senso che ogni tanto passo la parola alle mie compagne e ai mie compagni di narrazione per farmi raccontare in presa diretta un pezzettino del loro lavoro, una sorta di “Tutta la pagina minuto per minuto”, non so se mi spiego.
Anche se comincio con un video, quello di presentazione, con mastro Jepis e me che gli faccio da spalla, lo puoi vedere qui, il media principale che intendo usare per il mio racconto è la voce, mi sembra il minimo data la premessa. A pensarci bene, non so se “principale” è la parola giusta, anche perché vedo che nel frattempo scrivo, scrivo e scrivo, insomma conto di usare parecchio i podcast, e va bene così.
Per cominciare, puoi ascoltare la pagina che ho scelto di raccontare letta da me, è tratta da Dell’Incertezza di Salvatore Veca.
Non mi ricordo se te l’ho detto ma Dell’Incertezza è il libro che ho studiato e letto di più in vita mia, direi una decina di volte e adesso lo faccio di nuovo. Le tre meditazioni dell’Autore su Ciò che vi è, su Ciò che vale e su Chi noi siamo sono senza tempo, non finiscono mai di raccontare e di insegnare cose. All’inizio non è stato facile, mi ci sono dovuto mettere di impegno, ma ce l’ho fatta, adesso il libro cammina con me ogni giorno, e mi aiuta a essere una persona migliore.
Ho avuto anche l’onore di organizzare la presentazione del libro a Napoli, all’Istituto degli Studi Filosofici. Insieme all’Autore, relatori Sebastiano Maffettone, Corrado Ocone, Riccardo Dalisi e io, in qualità di ospite, tra cotanto senno. Credimi, è stato uno straordinario privilegio, sulla mia copia del libro ho una bellissima dedica di Salvatore Veca, con il quale siamo diventati amici. Per qualche anno ho avuto a più riprese la possibilità di passeggiare, di mangiare, di chiacchierare, di trascorrere qualche mattinata e qualche pomeriggio con lui, e ti dico che mi ha fatto un gran bene. Salvatore è un signore colto e gentile come ne ho conosciuti pochi, racconta la e la filosofia con la semplicità con cui io dico “oggi c’è il sole”, è una persona che ha aperto possibilità nella mia testa e nel mio cuore che non si sono chiusi più, e di questo gli sarò sempre grato.
Un’ultima cosa prima di salutarti: ho pubblicato l’intervento conclusivo di Salvatore alla presentazione del libro. Secondo me rimane un gioiello, persino i passaggi legati all’attualità mantengono un loro fascino nonostante l’inevitabile usura del tempo. Ti consiglio di leggerlo, lo trovi qui. Nel caso ti restasse un poco di tempo ho pubblicato anche il mio intervento di apertura, lo trovi qui.
Come dici? Lo so, tieni ragione, è un peccato di presunzione, ma sono un essere umano pure io. Alla prossima.
LE ALTRE PAGINE
Laura Ressa, James Hillman, la mediocrità, pagina 315
Silva Giromini, Pag. 71
Anna Ressa, Due è il contrario di uno
GLI ALTRI ESPERIMENTI DI NARRAZIONE
Il carattere, la famiglia e l’educazione, 01/06/21
Il libro è la pietra, 13/04/21
Storie dal futuro, il mio tempo, Cip 2035, 22/11/20