JEPIS BOTTEGA | GRUPPO DI LETTURA
Pronti via | Amore | Parole | Lavoro |
Lunedì 13 Gennaio | Pronti, via
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Caro Diario, per cominciare il pensiero che Giuseppe ha condiviso nel gruppo alla fine della serata e la lista dei libri che abbiamo letto.
Il pensiero: “Ero fiducioso, ma sono stato felice di vedere una tale partecipazione, in una serata fredda tra le altre cose come quella di ieri sera, abbiamo acceso un fuoco che ci scalderà nel tempo.”
I libri: Klara e il sole; Sahara; Fiabe in rosso; Buonanotte bambine ribelli; Stabat mater, Odissea, il canto di Penelope; Le donne erediteranno la terra; Ogni storia è una storia d’amore; Like a Bird; Il nipote di Rameau; Le memorie di Adriano; Lezioni Americane; Cent’anni di solitudine; Il seme sotto la neve; Sella dell’orco, solo le bestie non sperano.
Queste invece le modalità di funzionamento del gruppo di lettura, che abbiamo deciso tutti assieme a partire naturalmente da alcune proposte di Giuseppe:
1. Non si lavora su un libro ma su un tema che viene lanciato mensilmente. Questo per diverse ragioni, la principale è che in questo modo il gruppo diventa un “cantiere di lettura” con possibilità di stimolo molto ampie;
2. Le serate di lettura saranno il lunedì o il martedì, mentre nei fine settimana il calendario di attività continerà a essere dedicato alle serate alpha con le presentazioni di libri;
3. Chiunque può proporre dei temi che saranno discussi e votati nelle serate di lettura in maniera tale da stilare un calendario tematico;
4. Ognuno può scegliere uno o più titoli da associare al tema, leggerli e poi portarli durante la serata di lettura. Durante il periodo che va dal lancio del tema alla serata di lettura, Giuseppe farò delle proposte di titoli che di volta in volta sarà possibile trovare anche in libreria.
5. Ci saranno titoli che verranno messi in evidenza anche allo scopo di orientare le letture, ma saranno più di uno e non limiteranno le possibilità delle/dei partecipanti di scegliere un proprio titolo e abbinarlo al tema.
Per ora è tutto caro Diario, alla prossima.
Lunedì 17 Febbraio | Amore
Torna alle parole
Caro Diario, il primo incontro del gruppo di lettura è stato, secondo me, bello assai. Dico “secondo” me perché naturalmente non voglio e non posso raccontare altro che quello che penso e che ho sentito io, però per me non sarebbe potuto essere bello assai se non avessi colto, prima, durante e dopo, un senso generale di soddisfazione, di contentezza, di consapevolezza del perché eravamo lì a leggere e ad ascoltare, insieme.
Questioni di senso amico mio. Il senso che unisce persone diverse che sono accomunate dal bisogno e dal piacere di condividere percorsi, bellezza, significato, leggendo una poesia, qualche riga dalla pagina di un libro, o anche l’una e l’altra insieme. E il senso di vivere questa esperienza in una libreria di Caselle in Pittari. Una piccola libreria in una piccola comunità dove però accade una cosa grande, per favore Giuseppe non ti arrabbiare perché uso questa parola che so che non ti piace quando si parla di cose che nascono da te: accade che leggendo, ascoltando, condividendo, scambiando ogni componente del gruppo di lettura allarga l’area della propria coscienza, come raccomandava Allen Ginsberg in Jukebox all’Idrogeno più di 50 anni fa. Ribadisco che è solo un mio piccolo pensiero, ma sono convinto che in questo processo che porta ciascuna persona a educarsi, essere educata ed educare alla lettura c’è una chiave importante, naturalmente non l’unica, per crescere come singole persone e come comunità, per sviluppare meglio il proprio daimon e la propria creatività e per far valere con più forza il proprio punto di vista nell’ambito dello spazio pubblico. Persone che leggendo di più pensano meglio, parlano meglio e vivono meglio. Anche da questo punto di vista la scelta di avere come titolo per ogni appuntamento un tema e non un libro è assolutamente vincente. Nel caso del libro probabilmente alla voce “libreria”, che come sappiamo è prima di tutto un luogo dove si acquistano libri, sarebbe meglio, ma il gruppo di lettura con le modalità che ha voluto dargli Giuseppe è un’operazione culturale molto più interessante. Dopo di che ognuno fa quello che può, è evidente che se a farlo sono 10 – 15 persone è una cosa, se a farlo sono 1 milione è un’altra, se sono 100 milioni un’altra cosa ancora, ma questo sta nelle cose, quando si pensa che bisogna andare quello che conta è andare, il resto non dipende da te. Prima di passare oltre aggiungo solo che sotto al post sono aperti i commenti, sarei felice se altre/i dicessero la loro, a partire naturalmente da chi partecipa al gruppo di lettura.
Questi i libri che sono stati letti durante la serata:
Paolo Crepet, Sull’amore; Norman Mclean; In mezzo scorre il fiume; Umberto Galimberti, Le cose dell’ amore; Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portato; Eric Fromm, L’arte di amare; Poesia di Talia Ander; Dacia Maraini, Trio; Marc Manson, La sottile arte di fare quello che ca**o ti pare; Sally Rooney, Parlarne tra amici; Pablo Neruda. Poesie d’amore; Colleen Hoover, Hopeless Le coincidenze dell’amore; Alda Merini, Confusione di stelle; Ingeborg Bachmann, Poesie; Diana Wynne Jones, Il castello errante di Howl; Cristiana Pedersoli, BUD, un gigante per papà; Franco Salerno, Innamorarsi a San Valentino; Dino Buzzati, Un amore; Giuseppe Liuccio, Amore e amori; Jean-Philipp Scender, L’arte di ascoltare i battiti del cuore; Flavio Soriga, Signor Salsiccia; Elvira Sastre, Talvolta con il cuore.
Questa una foto del gruppo di lettura:
Queste alcune righe che ho letto io dal libro “In mezzo scorre il fiume”:
“Credevo di aver pescato in quella buca senza errori e proprio nel modo in cui mi aveva insegnato mio fratello, tranne che non mi aveva detto cosa fare quando il pesce sale su un albero. Questo è uno dei problemi di avere un maestro – impari alcune cose, da lui, tipo lanciare tra i cespugli, ma poi lo fai proprio quando il maestro fa la cosa opposta.”
Direi che per ora è tutto, alla prossima.
Lunedì 17 Marzo | Parole
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Podcast di approfondimento condiviso da Giuseppe: Lo zaino delle parole
Caro Diario, questo mese l’indice delle letture che sono state portate nel gruppo sono state riassunte da Giuseppe con un’immagine.
Queste invece sono alcune foto della serata, sulla quale torno con due righe tra poco, perché vorrei evitare di apparire scontato o, peggio ancora, auto celebrativo.
Per quanto riguarda invece i contenuti ho 5 esempi, che a me sono piaciuti tantissimi. Ti ricordo amico Diario che io non faccio nessuna selezione, quelli che arrivano, di norma a Giuseppe, ogni tanto a me, pubblico. Magari con il tempo ne arriverannno di più e io sarò contento di dar conto ancora di più della bellezza, della varietà e dell’impegno che ognuno che partecipa ci mette, e anche della complicità, dell’allegria, della voglia di giocare che ci coinvolge durante le due ore che passiamo insieme.
Comincio con Elisabetta, che mi ha scritto “Moretti, buongiorno. Tenevo a questo passo sulla importanza delle parole per sapersi raccontare” e mi ha inviato la foto della pagina che ti metto qui di seguito.
Poi ti consiglio di non perdere assolutamente la parte di rocambolario che Rosaria ha inviato a Jepis dopo averlo messo un po’ in ordine, secondo me è geniale.
Valeria invece ci ha letto una pagina dal discorso di Ingeborg Bachmann per il conferimento del premio Radiodramma che le è stato assegnato dall’Associazione Ciechi di Guerra nel 1959. Ti confesso che non mi ricordo se il testo letto da Valeria, che era meraviglioso, è proprio quello che ti propongo qui. Comunque anche questo l’ho trovato fantastico, e sono grato a Valeria per avermelo fatto scoprire, senza contare che c’è una piccolissima probabilità che sia lo stesso, comunque poi ti faccio sapere.
Ed eccoci arrivati a Lorella, che ci ha letto un po’ di Parole sotto sale indovina di chi? Della nastro amica Claudia Fabris, ti ricordi?, te l’ho raccontata più di 10 anni fa, se non te la ricordi la sua bellissima storia la trovi cliccando qui. Il mondo veramente è piccolo amico mio.
Per ultima ma niente affatto ultima Giovanna, che poiché non è potuta venire ha inviato a Giuseppe una pagina da leggere, e naturalmente Giuseppe l’ha letta, ed è stato anche quello un gran bel momento.
Lunedì 28 Aprile | Lavoro
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Caro Diario, Aprile è il mese de La Notte del Lavoro Narrato, che quest’anno giunge alla 12° Edizione, e fin dal primo incontro Giuseppe ha anticipato che la parola di Aprile sarebbe stata “Lavoro”, perciò questa volta non ci sono state proposte e votazioni, ogni tanto direi che ci sta, a Maggio torneremo alla nostra piacevole pratica democratica.
Ti dico di più, assieme alle proposte di lettura di Giuseppe, che mi accorgo non ho inserito per le parole precedenti ma lo faccio nei prossimi giorni , c’è gia un contributo di Valeria, e sono particolarmente felice di condividerlo con te. Eccolo:
“Buongiorno Jepis, volevo suggerire a tutte e tutti di vedere il documentario di Ugo Zatterin sul lavoro delle donne. È del 1959, sono 8 brevi puntate di interviste a donne che fanno i lavori più svariati, per lo più molto umili. Bellissimo! Si trova su Rai Play e il titolo è “La donna che lavora. Grazie e a presto!
Valeria”.
Come dici amico Diario? Che meraviglia? Sono d’accordo con te!