Cara Irene, oggi ti racconto di una bella storia pensata e realizzata dal Circolo Sociale Carlo Alberto 1886 di Padula con la collaborazione di due biblioteche, la ‘Raffaele Romano’ di Padula e la ‘Carlo Nisi’ di Sala Consilina.
Le protagoniste di questa bella storia sono le donne in generale e tre donne padulesi in particolare, la ricamatrice Maria Del Nunzio, la maestra Gilda Galli e l’ostetrica Vilma Cerrone.
Per cominciare ti propongo di guardare le versioni brevi delle testimonianze raccolte in tre piccoli documentari realizzati da Giuseppe Jepis Rivello che, nell’ambito del progetto, ha curato anche i laboratori. Le versioni estese le trovi più avanti, dopo il mio breve racconto.
Come dici amica mia? Le tre storie sono davvero molto belle? Sono d’accordo con te. E penso che le versioni estese ti piaceranno ancora di più.
Per quanto riguarda me, ti confesso che il progetto “Storie che sospendono il tempo” mi è piaciuto un sacco fin dall’inizio, quando sono stato invitato da Giuseppe a partecipare a una chiacchierata nella sua bottega con Giuseppina Menafra, che è stata anche un po’ la mia complice nella realizzazione di questo racconto, di Giusy Pasquariello, di Angela Trezza e di Rosanna Bove Ferrigno, fantastica Presidente del Circolo Carlo Alberto 1886.
A proposito del Circolo, non ti ho ancora detto che il 1886 contenuto nel nome è l’anno della sua fondazione, sono 138 anni che anima la vita culturale e sociale di Padula e del Vallo di Diano con convegni, presentazioni di libri, corsi, gite e iniziative varie. Il grande filosofo, e amico, Salvatore Veca, negli anni in cui ho avuto la fortuna di frequentarlo con una certa frequenza, mi ricordava spesso che la durata è un valore, e questo penso suggerisca qualcosa di significativo sul ruolo del Circolo Sociale Carlo Alberto 1886 nella comunità padulese e nel Vallo di Diano.
Tornando alla chiacchierata in bottega, sono stato colpito dal senso, dalle motivazioni, dalle ragioni e dalla determinazione dell’operazione culturale che le quattro donne intendevano portare avanti sulla direttiva donne, narrazione, territorio, memoria, futuro e ho trovato assai interessante il percorso che hanno definito con Giuseppe: i laboratori, i piccoli documentari, la giornata conclusiva di animazione bibliotecaria. E sono stato preso dall’accento posto sul territorio e soprattutto sulla “straordinaria normalità” delle storie raccontate, come sai ho dedicato e dedico una parte importante del mio impegno al racconto delle persone normali che ogni mattina si alzano e fanno bene quello che devono fare, qualunque cosa debbano fare. È il senso della mia ricerca sul lavoro ben fatto, il senso del libro che ho scritto insieme a Luca. È stato così che, quando mi è stato chiesto di partecipare alla giornata conclusiva, sono stato contento di accettare.
Adesso che l’ho fatto già, ti confermo che ho fatto bene. Mi accade spesso quando mi faccio guidare dall’uosemo, il daimon, il codice dell’anima. Tante ragazze e ragazzi, la splendida Certosa di Padula, bella la mostra fotografica, bellissime le testimonianze di Michele Cartusciello, Maria Teresa D’alessio e Tina D’Urso, belli gli interventi.
In particolare il prof. Paolo Apolito e il giornalista e scrittore Lorenzo Peluso hanno lasciato, in tutte/i noi che c’eravamo, tanta ispirazione, tanti spunti su cui riflettere, tanti motivi per tornarci su. Accade quando non si improvvisa o, meglio, quando si improvvisa a partire da un ottimo spartito, dalle note necessarie, come sanno e possono fare studiosi e professionisti colti, appassionati e che conoscono il territorio come Paolo e Lorenzo. Per quanto riguarda me ho giocato un poco con le parole, che come sappiamo sono importanti. Le parole sono azioni ha scritto il grande Ludwig Wittgenstein, e direi che con questo mi posso fermare e augurarvi buona visione.
LE VERSIONI ESTESE DEI TRE PICCOLI DOCUMENTARI
LE FOTO
IL PROGETTO
Storie che sospendono il tempo è un progetto di animazione bibliotecaria realizzato con il contributo biblioteche E.F. 2024 cap. U05009 della Regione Campania.
Realizzazione del Circolo Sociale Carlo Alberto 1886 di Padula con la Collaborazione delle Biblioteche ‘’Raffaele Romano’’ del Comune di Padula e ‘’Carlo Nisi’’ del Comune di Sala Consilina.
Laboratori a cura di Giuseppe Jepis Rivello.
Giornata conclusiva di animazione bibliotecaria con illustrazione del materiale prodotto, la partecipazione dei giovani e delle scuole secondarie superiori del Territorio e dibattito con la partecipazione di studiosi dal titolo ‘La memoria è Donna. Storie padulesi straordinariamente semplici’.
Documento di sintesi del progetto a cura del Circolo Sociale Carlo Alberto 1886