I passi di Davide, che ascolta e racconta storie | イタリアの物語を語るダヴィデの一歩

Caro Diario, Davide Manfrevola l’ho incontrato per la prima volta un anno fa, era insieme a una sua amica viaggiatrice – studentessa giapponese, Natsuki Sawada. Alla voce simpatia gli ho dato subito un voto alto, la sera per genio e per caso abbiamo anche mangiato una pizza assieme, a La Pietra Azzurra del mio amico maestro Michele Croccia, ma è stato quando l’ho rivisto qualche giorno fa in Bottega da Giuseppe che è scattata la scintilla. Lui mi aveva contattato nei giorni precedenti per dirmi che aveva piacere di rivedermi e di fare una chiacchiera con me, e naturalmente gli ho risposto come avrebbe fatto mio padre, “onore e piacere”, e così ci siamo rivisti e ci siamo detti delle cose nostre che ovviamente ci teniamo per noi, altrimenti non sarebbero nostre. La cosa bella è una volta che abbiamo finito gli ho chiesto se voleva raccontare un pezzetto della sua storia di vita e di lavoro e lui mi ha detto di sì. Sì, è una cosa bella, tu leggi e poi fammi sapere se la storia di Davide è piaciuta anche a te. Alla prossima.

VERSIONE GIAPPONESE
Per la traduzione di Davide Manfrevola clicca qui

Caro Vincenzo, ammetto di aver trovato solamente negli ultimi anni dei punti fermi che mi permettano di descrivermi e di rispondere alla domanda “Che tipo sei?”. 
Fin dagli anni dell’infanzia, per arrivare ai più recenti, ho sempre faticato per cercare di adattarmi almeno in superficie a certi standard della società. Ad esempio, da bambino ho cercato seriamente di appassionarmi al calcio, mentre in realtà preferivo leggere o giocare ai videogiochi, immaginare mondi con grandi avventure. Da adolescente ho provato a fare il duro, quello amante della birra, salvo poi dover ammettere che le mie papille gustative non riescono ad apprezzare nessun tipo di alcol. Ho provato anche a cercarmi un lavoro come insegnante, motivo per cui mi sono laureato in Storia Moderna e Contemporanea, salvo poi prendere una direzione totalmente diversa. Insomma, ogni strada intrapresa si è rivelata senza uscita, o questo almeno è quello che pensavo fino a poco tempo fa.

Mi sono accorto che, nonostante io sia cresciuto e i tempi siano cambiati, ci sono delle costanti che continuano a caratterizzarmi. In primis l’amore per la letteratura e il cinema, in particolare per le opere che hanno come protagonisti eroi semplici alle prese con grandi avventure, libri come David Copperfield, L’Isola del Tesoro, Il signore degli anelli, Huckleberry Finn, solo per farti qualche esempio.
Adoro l’arte, al punto da scegliere il Liceo Artistico come indirizzo delle superiori, per poi rendermi conto a metà strada che ero più portato per la teoria che per il pennello o lo scalpello.
Mi piace conoscere nuove persone, ascoltare le loro storie, mentre odio terribilmente le lamentele e i pettegolezzi, che il più delle volte non portano a nulla di costruttivo.
Ecco, ritengo che la costante più importante della mia vita sia l’amore per la storia e le storie, a prescindere dal medium: amo ascoltarle e raccontarle, siano miti greci, racconti di paese o trame di film e videogiochi.
Perché nutro un interesse cosi grande per le storie? Forse perché mi piace pensare che tutti noi siamo protagonisti, tutti noi a nostro modo abbiamo qualcosa da raccontare, tutti noi abbiamo una storia che merita di essere ascoltata.

Ho avuto la fortuna di nascere a Roma, da mamma romana e papà napoletano.
Roma e Napoli, due città diverse ma pregne di storie, antiche e recenti. Forse proprio questa mia matrice e alla base dei sentimenti che ancora oggi mi portano a sospirare d’amore quando passeggio in queste due città. Non che io sia un uomo di mondo, anzi. Escludendo qualche viaggio in famiglia in Francia o Spagna, e alcune parentesi in Giappone, ti confido di aver viaggiato veramente poco all’estero. Al contrario in questi ultimi anni sto scoprendo l’Italia, paese che fino a qualche anno fa odiavo per la sua inefficienza, per la sua incompletezza e per tutti gli altri difetti, ma che adesso mi trovo ad amare, passo dopo passo in tutti i miei pellegrinaggi.
Mi piace l’idea del viaggio a piedi, sento che ogni passo compiuto mi permette di apprezzare tutta la bellezza che mi circonda, in un’epoca in cui ormai è la regola arrivare il più in fretta possibile a destinazione, senza ritardi e senza sorprese. Ma allora mi chiedo: ha ancora senso viaggiare a questo modo, senza un margine di imprevisto? Proprio questa mia insoddisfazione verso un certo tipo di viaggio, è alla base del lavoro che svolgo ogni giorno.

Così come per i viaggi all’estero, non ho avuto tante esperienze di lavoro. In particolare una però e stata essenziale per il mio futuro. Nel 2015-2016 svolsi il Servizio Civile presso il dipartimento dei Beni Culturali di Roma. Durante quell’anno il mio compito, assieme ad altri tre colleghi, fu quello di promuovere nelle scuole due bellissimi ma purtroppo sconosciuti siti archeologici: Porta San Sebastiano e la Villa di Massenzio, entrambi collocati sulla Via Appia Antica. Proprio la Via Appia, con la sua meravigliosa storia di prosperità e decadenza, occupa un posto unico nel mio cuore. Il solo immaginare le storie di tutti quei viaggiatori e pellegrini, con i loro sogni, le loro culture, che per secoli l’hanno attraversata, mi emoziona ogni volta che la percorro.
La mia esperienza con il Servizio Civile mi permise di creare le basi per un nuovo Davide, che oggi con i social network racconta tutte le storie che caratterizzano la nostra bella Italia ad un pubblico giapponese.

Pausa e passo indietro. Non ho lavorato molto è vero, ma durante gli anni dell’università da autodidatta cominciai a studiare il Giapponese, nella speranza di lasciare quel paese che come ti accennavo poc’anzi mi sembrava in quel periodo insopportabile, e approdare nell’Eden della puntualità e dell’ordine: il Giappone! Purtroppo la realtà non è sempre facile, per questo dopo essermi laureato in Storia Moderna e Contemporanea nel 2017, mi ritrovai sostanzialmente a spasso. Senza un visto di lavoro o qualcuno pronto ad assumermi, lo sbarco in Giappone era praticamente impossibile.
Dopo 6 mesi passati ad inviare curriculum pertanto, decisi che era arrivato il momento di una svolta, un po’ per rassegnazione, un po’ per la voglia di cambiare: creai un canale YouTube e un account Instagram, in cui mostrare in giapponese un’Italia diversa dal solito, raccontando le storie delle città, degli artisti, degli abitanti. Partendo anche qui da autodidatta, nel corso degli anni ho sbagliato più e più volte, per raggiungere soltanto ultimamente una certa stabilità. Incredibile a dirsi, ma proprio parlando ogni giorno della tanto odiata Italia, ho finito per innamorarmene nuovamente, in particolare di Roma, al punto che ora come ora non riuscirei nemmeno ad immaginare di vivere per sempre in un altro paese.

In verità pur apprezzando il Giappone in molte sue sfumature, ho diversi problemi con la passione quasi innata dei giapponesi per il conformismo, la velocita e l’ordine, caratteristiche che li portano a viaggiar nel nostro paese visitando tante città in pochissimo tempo, seguendo percorsi prestabiliti in un’ottica da fast food del turismo.
Con i miei social network però più che il maestrino che con il broncio, dall’alto della cattedra insegna a godersi il Bel Paese, cerco di essere il cantastorie che con i suoi racconti allieta il viaggio, ti invoglia a scoprire di più. Cerco di farlo utilizzando tutti i mezzi moderni a disposizione, come live, video o fotografie, strumenti potentissimi per accorciare le distanze.
La fotografia è un’altra passione che ho cominciato a nutrire in tempi recenti, dopo essermi reso conto che tramite il click di una macchinetta potevo creare le mie storie personali. Prima del Coronavirus, offrivo i miei servizi come fotografo per i turisti giapponesi in viaggio in Italia, un’attività che adoro e spero di poter riprendere al più presto. Mi piace l’idea di poter contribuire a creare bei ricordi per tutti coloro che visitano Roma.

Sono sincero, non sempre è facile raccontare usando i social network, soprattutto rivolgendomi ad un pubblico distante da quello europeo. Ci sono dei giorni in cui avrei voglia di lasciar perdere tutto, in cui mi sento inadatto al ruolo che ho scelto, privo di motivazione.
Proprio in quei momenti NO però, ricevo messaggi che mi lasciano indifeso per tutto l’amore che contengono: persone che mi ringraziano perché, non potendo camminare, gli permetto comunque di viaggiare; altri che guardano i miei video in famiglia; altri ancora che mi confidano di aver cominciato ad apprezzare l’Italia grazie ai miei racconti.

Caro Vincenzo, il fatto di essere da solo, piccolo rispetto alle grandi agenzie di viaggio che propongono pacchetti di viaggio con 5 città in due giorni, mi spaventa ancora adesso. Allo stesso tempo però mi rendo conto che l’amore, dato e ricevuto, non ha lingua, non tiene conto delle distanze e della cultura: questo è il motivo per cui nonostante le difficoltà sono grato per il lavoro che svolgo, il motivo per cui cerco di rispondere a questo amore con un lavoro ben fatto. Alle volte basta un piccolo passo per dare inizio ad un grande viaggio, ad una rivoluzione, o semplicemente ad avvicinarsi al prossimo.

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LA TRADUZIONE IN GIAPPONESE DI DAVIDE MANFREVOLA
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イタリアの物語を語るダヴィデの一歩

イントロ

親愛なる日記、はじめてダヴィデ君にあったのは丁度一年前だった。彼はなつきという日本人の友達と一緒にチレント地域の歩き旅をしていた。
最初から面白い人だなぁと思ってたし、あの夜は皆で私のお気に入りのピザ屋さん「青の石」の美味しいピザを食べました。数日前は彼から急に連絡が来た。「時間があれば久しぶりにヴィンチェンツォ先生に会いたい」って。先週は彼はわざわざ私の住んでいる街、カゼッレ・イン・ピッタリに来てくれて、長い話をした。当然、話の内容は公開できないけど話が終わった後、ふと彼に聞いてみた。「よかったら、ダヴィデの話を記事にしたいけどどう?」
お陰で、彼はとてもいい話を聞かせてくれたので、親愛なる日記も読んでみて!感想を楽しみにしているよ。それじゃ、またね。

ダヴィデの物語

愛しいヴィンチェンツォ先生、ちょっと恥ずかしいけど数年前まで私ってどういう人なのか全く分からなかったよ。
例えば、子供の頃は私のクラスメイトみたいにサッカーに興味がなかったので、存在しない世界を想像しながらゲームや読書をずっとしていた。高校の時はビールやお酒を飲んでみたけど、やっぱりこれもだとすぐに分かった。一応、歴史の先生になりたいという目標があったけど、結局大学に入学したあと途中で方向が変わっちゃった。
どんな道を選んでも全て行き止まりだと、数年前までこう思っていた。

実は大人になってから唯一変わらなかったものと言えば、読書や映画への愛。特に大きな冒険に挑む普通な人の話が好き。デイヴィッド・コパフィールド、宝島、指輪物語、ハックルベリー・フィンの冒険などなど!
美術高校に入学するほどアートもすごく好き。でも、自分で作品を作ることより美術史の方が面白いだと思う。
新しい出会いを常に求めている。皆のストーリーに興味があるので、全ての出会いに感謝している。逆に悪口や文句しか言えない人といくら頑張っても仲良くなれない気がする。
ギリシャ神話だろうが、おばちゃんの話だろうが、ゲームだろうが、やっぱり、私は子供の頃からすべての物語に魅了されている。当然、聞くことだけではなく自分で物語を語ることも好き。
どうして物語に興味があるのかというと、私達は全員自分の物語の主人公だと思っているから。皆は気が付かないかもしれないけど、すべての物語は特別だよ。

私はローマに生まれたけど、母はローマ人、父はナポリ出身。ローマとナポリは歴史溢れる街なので、今でも散歩する時は恋人に再会したような気分でため息が出ちゃう。
意外かもしれないけど私、海外旅行の経験があまりない。子供の頃は家族とフランスやスペインに行ったし、大人になってから一人で日本に行ったけど、これぐらいかな。。。
逆に、数年前から国内旅行にはまっちゃった!私はね、大学生の頃はイタリアのことすごく嫌いだった。皆は怠け者だし、何も上手くいかなし、本当に嫌だった。でも、歩き旅のお陰で何か変わったと思う。歩いているうちに私の心も全ての美しさを受け入れるような準備をしているみたい。現代社会に生きている私達は、遅延とかトラブルもなく早く到着すればするほど良いと思っている。でも、全てが上手くいく、何の驚きがない旅行って果たして本当に楽しいのかと心の中はちょっと葛藤している。

旅行と同じように他の人と比べたら仕事の経験も少ない。しかし、一つ印象に残ったバイトがある。2015年から2016年までローマの旧アッピア街道にある「サン・セバスチャン門」と「マクセンティウス皇帝の宮殿」という博物館のプロモーションに関わった。ローマ人の間でもあまり知られてないけど、本当に素敵な場所だ。そして、何より旧アッピア街道の歴史に魅了された!数世紀にわたって様々な国から来た旅人や巡礼者は自分の夢と物語を持ってこの旧アッピア街道を歩いたんだと想像するだけ興奮が止まらなかったよ。
間違いなく、あのバイトのお陰で今SNSを通して日本人にイタリアの物語を紹介するダヴィデが生まれたと思う。

はい、ちょっと休憩して話を続けよう。仕事の経験が少ないけど、大学1年生の時は独学で日本語を勉強し始めた。卒業後は大嫌いだったイタリアを忘れて、日本に行くつもりだった。日本なら生活はきっと楽だろうなぁと思いながら、日本語の勉強に頑張った!
当然、現実の世界は理想よりつらいけどね。2017年に満点で大学を卒業したけど、ビザがないと日本で就活できないし、どうやって日本に行けるのかと卒業した後の最初の6カ月は大変だった。このままでは何も変わらないと思い、遊び半分な気持ちで日本の皆さんにイタリアの面白い話やイタリア人の物語を紹介できるようにYoutubeチャンネルとインスタのアカウントを開設した!言うまでもなく、カメラや編集について素人だったので、自分の作っているコンテンツに満足できるまで数年がかかった。
本当に不思議なことだけど、こうして毎日イタリアを紹介しているうちにいつの間にかイタリアのことすごく好きになった。むしろ、今はローマから離れて別の国、別の街に移住することは想像だにできないかも。

実はね、日本のことが好きだけど日本人の生活にちょっと納得できない点がある。例えば、旅行の時は時間が限られているのにたくさんの街を回るし、まるでファーストフードみたい。できれば私のSNS活動を通して「ほら!諸君、旅行はこういうもんだぞ」と傲慢な先生ではなく、旅がもっと楽しくなる、イタリアのこともっと好きになれるような存在になりたい。ライブ、動画、写真、最新技術をすべて使っているので、離れても距離が縮まるし、すごくありがたい!
写真も私の仕事だ。カメラのシャッターのお陰で自分だけの物語を作れるからね。コロナ前は日本旅行者を相手にシューティングをしていたけど、早くまたやりたいなぁ。ちょっとだけでも皆のローマ旅行の思い出作りに貢献したい!

正直に言うと、SNS活動は簡単なものじゃない。特にイタリアと全く違う文化を持つ国に向かって発信すると気を付けないといけないことがたくさんある。たまには、もういや!やめたやめた!と全てを終わりにしたい時もあるよ。でも、いつも皆さんからいただいているメッセージは私の心の励みになる。例えば、年齢のせいでイタリアに来られない方、家族で私の動画を楽しんでいる方、私の話のお陰でイタリアのこと好きになった方からのメッセージは何よりの宝物だ。
愛しいヴィンチェンツォ先生、私は小さくて未熟な存在なので大手旅行会社に勝てない。でも毎日皆からいただいている愛は距離、言語、文化のこと全く気にしない。だからこそ、全ての愛に応えられるよういい仕事をしたい!不安定な活動だけど、毎日感謝している。
小さな一歩かもしれないけど、革命が始まるし、相手との距離が縮むし、新しい旅がはじまる!私達が思っているより、最初の一歩はすごく簡単だよ。