Caro Diario, il 2 Marzo ritorna Join Maremma Online, il bellissimo appuntamento annuale organizzato da Robi Veltroni a Borgo Magliano Resort, a Magliano in Toscana, giunto quest’anno alla sesta edizione. Lo so che tu diversamente da me non dimentichi niente, ma insomma se ti va di fare un tuffo nel passato qui trovi il report dell’edizione 2017 realizzato insieme a Giulia Cislaghi.
Ora non starò qui a dirti che la prossima sarà l’edizione più bella di tutte, anche se sarà l’edizione più bella di tutte, perché insomma un’idea puoi fartela anche da te dando un’occhiata al programma. No, quest’anno ti voglio parlare del panel nel quale Robi Veltroni, con la complicità di Antonio Pezzano, ha voluto coinvolgere Rodolfo Baggio and me.
Devi sapere caro Diario che la versione attuale della nostra chiacchiera a tre, Antonio, Rodolfo e io, che quello Robi così fa, come si dice a Napoli, «votta ‘a petrella e annasconna ‘a manella» (butta la pietrina e nasconde la mano) non era Intervista sulla bellezza al turista e al viaggiatore, ma Intervista al turista e al viaggiatore, che la bellezza ce l’abbiamo aggiunta dopo. È vero, lo abbiamo fatto di comune accordo, ma solo dopo che io ho detto con chiarezza che non mi trovavo bene né a fare il turista e neanche a fare il viaggiatore, che il mio sogno vero era un’altro, che però non lo potevo dire, e insomma un po’ Rodolfo mi ha aiutato, un po’ Antonio si è immedesimato, un po’ Robi mi ha mandato dove puoi immaginare al grido di «fate quello che volete basta che vi mettete d’accordo e la finite con questa storia» e insomma alla fine ce l’abbiamo fatta, che poi Antonio è preciso e professionale come pochi, e insomma sono sicuro che verrà fuori una bella chiacchiera, anche perché io e Rodolfo su questa storia della bellezza che moltiplica lo sviluppo ci stiamo lavorando come ci si deve lavorare, e comunque tu se puoi vieni a Borgo Magliano Resort, altrimenti sicuro ti faccio sapere, ma se vieni è meglio, perché ci stanno un mare di cose interessanti da discutere e ascoltare.
Come dici amico Diario? Non ti ho detto perché non ho voluto fare la chiacchiera sul turista e sul viaggiatore? No, non te l’ho detto, e non ho intenzione di farlo.
Come sarebbe a dire tra amici non ci si comporta così? Se lo dico a te è come se lo dicessi a tutti e ti garantisco che non posso farlo.
Ma come perché?, mi viene a risponderti come quando eravamo bambini a Secondigliano, «perché ‘o papa nun è ‘o rre, ‘o rre nun è ‘o papa e tu sì na rapa.»
Come dici?, sono io che mi sto comportando come un bambino, non tu, e va bene, mi hai stremato, ma sappi che così rischi di mettermi in cattiva luce con un mare di persone a cui voglio bene.
Guarda, la prima è Cinzia, con la quale già abbiamo litigato di brutto un’altra volta per questa storia, che lei sostiene che se ho deciso di fare il vecchiarello che dopo aver girato mezzo mondo adesso se ne vuole stare a casa sua è meglio che mi trovo un’altra compagna, perché lei non ha nessuna intenzione né di assecondarmi e né di andare in giro per il mondo da sola.
E poi ci stanno Robi, e Antonio, e Rodolfo, e tutti le amiche e gli amici che con tanto affetto mi hanno coinvolto in questo meraviglioso mondo chiamato Turismo e adesso io mi metto a dire che il mio sogno è che arrivi al più presto il giorno in cui non prenderò più un aereo, un treno, un tram, un autobus, una metropolitana, un niente di niente, solo a piedi, una bella camminata, un bel libro e sto a posto, perché la bella guagliona ce l’avrei già, Cinzia, se non mi lascia.
Come dici? Che pensiero strampalato è il mio? Vedi caro Diario, il tuo problema è che non studi abbastanza, perché altrimenti sapresti che in uno dei due libri più importanti di saggezza di tutti i tempi, il Tao Te Ching, il libro fondamentale del Taoismo (l’altro è l’I Ching), al capitolo 47, sotto il titolo «Senza uscire dalla porta», puoi trovare questi testuali parole:
«Senza uscire dalla porta di casa
puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra
puoi scorgere il Tao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.»
Ecco, amico Diario, io se potessi sognerei di essere così, altro che fare il turista o il viaggiatore, che quello sono buoni tutti, basta averci i soldi e vai dove ti pare.
Come dici? Come al solito sono esagerato? Se volessi dare un valore oggettivo al mio sogno sarei d’accordo con te, ma io a questo non ci penso proprio, questo è soltanto quello che piacerebbe fare a me, sei stato tu che lo hai voluto sapere per forza, che né Robi, né Antonio e né Rodolfo si erano permessi di chiedermelo. Ma insomma lo posso avere anche io un sogno personale, irrealizzabile, che me lo tengo per me se tu mi fai il piacere di farti i fatti tuoi mentre continuo a entusiasmarmi per il turismo e i viaggi (degli altri) e soprattutto continuo per altri 30 anni a fare 110 – 120 mila chilometri all’anno come ho fatto già negli ultimi 30, esclusa la volta che sono andato in Australia, le due volte in Giappone, Honk Kong e un pezzetto di Cina che quelle stanno fuori quota?
Ecco, questo è, fai come se non te l’avessi mai detto, tanto come ti ho detto con Antonio e Rodolfo di questo non ne parleremo affatto, il panel non si chiama il sogno irrealizzabile di Vincenzo, dunque non c’è nessuna ragione per tirarlo fuori.
Caro Diario, rieccomi, è successa una cosa serendipitosa assai e te la devo dire, ieri ti avevo parlato del I Chin e oggi ho scoperto che nell’antico borgo medievale di Pari, in cima a una collina della Maremma, c’è il Pari Center for New Learning, ente culturale senza fini di lucro fondato nel 2000 da David Peat e Maureen Doolan per offrire ad artisti e studiosi un luogo congeniale per riflettere, imparare, creare, incontrare spiriti affini e godere dela splendida natura e dell generosa ospitalità locale. Ciao, conto di ritornare presto.