Mirko Lalli alla Singularity University

Caro Diario, preparati a leggere un’altra storia incredibile, come ti avevo promesso anche Mirko Lalli ha iniziato a raccontare la sua esperienza alla Singularity University, che poi l’8 Febbraio ne parliamo a Napoli, come puoi leggere qui.  Preferisco non anticiparti altro, tu leggi e goditi questa prima parte della storia, tanto ti conosco bene, lo so che non ne  perderai nessuna puntata, basta che non diventi assillante, perché questa volta non dipende da me ma da Mirko, lui scrive e io aggiorno.
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IL FUTURO, LA SINGULARITY AND ME
di Mirko Lalli
Caro Vincenzo, è da quando il mio amico e compagno di mille avventure Massimiliano Ventimiglia ha fatto la Singularity University nel 2014 e mi ha raccontato con entusiasmo la sua esperienza che so che prima o poi l’avrei fatta pure io. Era inevitabile!
Come dici Vincenzo? Magari non tutte le lettrici e i lettori conoscono la Sigularity ed è meglio che io la presenti un po’? Con piacere.

La Singularity University nasce dalla mente di Ray Kurzweil, che lui davvero non credo abbia bisogno di presentazione, in un luogo iconico: nel cuore della Silicon Valley, nel Campus della NASA, a poca distanza da quelle aziende nate dalla rivoluzione tecnologica che stanno letteralmente cambiando il mondo.
Come si può leggere dall’about del loro sito: «la Singularity University nasce per educare, ispirare, e legittimare i leader all’applicazione delle tecnologie esponenziali per affrontare le grandi sfide dell’umanità.» E ancora, in un’altra pagina: «Singularity University is a global community using exponential technologies to tackle the world’s biggest challenges. Our learning and innovation platform empowers individuals and organizations with the mindset, skillset, and network to build breakthrough solutions that leverage emerging technologies like artificial intelligence, robotics, and digital biology. With our community of entrepreneurs, corporations, development organizations, governments, investors, and academic institutions, we have the necessary ingredients to create a more abundant future for all.»

Tornando a noi, dopo le chiacchiere con Massimiliano sono parecchio assorbito dall’avventura Travel Appeal e non riesco a fare domanda di ammissione, che come sai è un processo niente affatto banale! Finalmente, intanto siamo giunti alla metà del 2016, riesco a procedere, dopo di che aspetto circa un anno e mezzo e poi ricevo la risposta: sono ammesso.

Vuoi sapere la cosa che ho pensato d’istinto qual è stata? Eccola: Mirko, sei pronto a cambiare il mondo?
Sì Vincenzo, per uno come me che è cresciuto smontando e rimontando computer, programmando il Commodore 64 in Assembler, con il mito della tecnologia e leggendo i libri di coloro che questa cosa l’hanno fondata, è stato abbastanza emozionante ricevere la lettera di ammissione all’Executive Program: un corso intensivo di una settimana, stile bootcamp: sveglia alle 5,30 di mattina, alle 6 attività fisica e/o Yoga; colazione e poi in aula fino alle 20, anche se “aula” è un termine decisamente riduttivo.

Sicuramente è stato più un laboratorio nel quale erano presenti ed erano da provare anche tutte le tecnologie e le innovazioni oggetto delle lezioni, con annesso uno spazio dedicato per il relax e la meditazione con caschetto per la rilevazione delle onde cerebrali.

Le lezioni poi, se così si possono chiamare, sono state assolutamente immersive e coinvolgenti. I docenti, personalità di assoluta rilevanza globale, sono stati presenti per intere giornate, discutendo e pranzando con noi nei momenti di pausa con assoluta tranquillità. Ora tu immagina di prendere un caffè con Peter Diamandis, che magari prima di parlare con te era a colazione con Elon Musk e dimmi se non è adrenalina pura. A proposito di Peter Diamandis, ti confesso che il suo modo di approcciarsi, molto british, understatemen, mi ha piacevolmente sorpreso.

Che posso dirti ancora con questa mia prima lettera?
Innazitutto il numero di partecipanti di questa edizione, 98, provenienti da 34 nazioni, con una netta prevalenza in questa edizione del Sud America. Pochi Europei e io il solo italiano.

Poi che già la scelta dell’hotel suggerisce qualcosa di interessante, dato che eravamo alloggiati tutti all’Aloft di Cupertino. Aloft è la catena trendy, progettata per millennial, di Starwood. Famosa per avere introdotto già da tempo il servizio in camera con un robot, che funziona benissimo: tu chiami la reception e chiedi, che so, una bottiglia d’acqua, e dopo un po’ il robot arriva davanti alla tua porta per la consegna. Prende l’ascensore da solo e si muove agevolmente nei corridoi. Dopo di che ci hanno spiegato che ci hanno alloggiato a Aloft Cupertino perché è parte del complesso che ha ospitato il primissimo ufficio di Apple. Hanno ristrutturato una parte degli uffici Apple per farci un hotel. Chi è nelle camere sul retro può vedere dalla finestra gli uffici che ancora sono di Apple. Vincenzo, hai presente il film “I Pirati Della Silicon Valley”? Quando il giovane Steve Jobs è in attesa di presentare qualcosa al board di Apple e arriva la moglie? Ecco, è accaduto lì. Te lo posso dire? Uno storytelling da brividi!

Infine ti dico i titoli delle cose di cui abbiamo parlato, sempre con uno sguardo di frontiera, durante la settimana: futuro, innovazione, moonshot, leadership, computer quantici, intelligenza artificiale, internet of things, robotica, realtà virtuale, lavoro, neuro scienze, medicina, genetica, bioelettronica, spazio, cybersecurity, hacker mindset, economia esponenziale, blockchain. E naturalmente ne abbiamo parlato pensando a come tutte queste cose si collegano e a come possono aiutare le grandi sfide dell’umanità. Ora se ti dico che è stato un viaggio affascinante, amico mio, mi puoi credere.

Come procediamo? Come ci siamo detti. Niente diario cronologico stile Giancarlo, dato che scrivo questo mio racconto in maniera retrospettiva mi piace molto di più affrontarlo attraverso una serie di keywords, parole chiave.
Per adesso ho pensato queste, ma ti avviso che non sono definitive, ho bisogno di pensarci man mano che vado avanti con la storia: Be Esponential; Exonomics & Abundant Future; Artificial Intelligence, Internet of Thing & Robots; Neuroscience, Exponential Medicine & Digital Biology; The Space; Quantum Computer, Hacker mindset & Cybersecurity; Blockchain & Cryptocurrencies.
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