Il Manifesto del #lavoronarrato

logo2017xblogCi piace l’Italia che pensa lavoro, dunque sono, merito rispetto, considerazione. L’Italia che dà più valore al lavoro e meno valore ai soldi, più valore a ciò che le persone sanno, e sanno fare, e meno valore a ciò che hanno.
L’Italia che crede nel lavoro come etica, identità, dignità, diritti, responsabilità, autonomia, futuro e dunque non lo considera soltanto un mezzo, una necessità, ma anche un fine, una possibilità.
L’Italia che rispetta il lavoro e chi lavora, riconosce chi merita, sostiene chi innova, include chi si trova in una condizione di svantaggio non per propria colpa ma per gli esiti della lotteria sociale.
L’Italia che considera il lavoro ben fatto e le sue leggi il centro, il motore, l’anima del processo di cambiamento di cui ha bisogno il Paese.
Il lavoro ben fatto come cultura, come approccio, come attitudine a fare bene le cose, come modo di pensare e di fare capace di tenere assieme assieme l’ebanista e il maker, l’azienda agricola e il rural hub, il cantiere edile e l’impresa di pannelli solari, il borgo antico e la smart city.
L’Italia che pensa che ciò che va quasi bene non va bene, che mette sempre una parte di sé in quello che fa, che prova soddisfazione nel fare bene una cosa a prescindere, qualunque essa sia: pulire una strada, progettare un centro direzionale, scrivere l’enciclopedia del dna, cucinare la pasta e fagioli.
L’Italia che compete perché nel lavoro valorizza la dedizione, la cura, l’intelligenza, la qualità, la professionalità, l’eccellenza, la conoscenza, l’innovazione,  la bellezza.
L’Italia del barista e della scienziata, dell’artigiano e dell’impiegata, del musicista e dell’operaia, del ferroviere e dell’apicultore, della maestra e del maker, dello startupper e del meccanico, donne e uomini normali che ogni giorno con il proprio lavoro, con l’intelligenza, l’amore, l’impegno che mettono nelle cose che fanno, creano le condizioni per dare più senso e significato alle loro vite e dare più futuro al nostro Paese.

La Notte del Lavoro Narrato nasce da qui, dall’idea che non c’è lavoro di cui ci si debba vergognare, che lavorare con passione e impegno vuol dire condividere una missione, quella stessa che fa grande una nazione.
La Notte del Lavoro Narrato è l’incontro di donne e uomini diversi per età, interessi, convincimenti e però accomunati da questa voglia di fare bene le cose, di trovare nel lavoro il senso di una vita più ricca e dunque  più degna di essere vissuta, di contribuire tutti assieme, portando ciascuno il proprio mattoncino, al rinascimento dell’Italia.

Il 28 Aprile 2017, a partire dalle 20.30, in tutti i luoghi che aderiscono all’iniziativa, ci incontreremo per leggere, narrare, cantare, dipingere, rappresentare, condividere storie di lavoro.

Dove c’è lavoro c’è Italia.
Partecipate anche voi a la notte del lavoro narrato 2017.
Potete organizzare in un fablab, una libreria, una biblioteca, un campo di grano, una bottega, un’associazione, una scuola, un posto di lavoro, un circolo culturale, un caffè letterario, a casa vostra, in pratica dove vi pare. Potete essere in tre o in tremila, non importa. Si comincia alle 20.30 e si avanti fino a quando ce n’è. Potete fare foto, video, testi e condividerli sui social network utilizzando l’hushtag #lavoronarrato.

We can. Si può fare. E allora facimme.
Facciamo vivere l’Italia che mette testa, mani e cuore nelle cose che fa. L’Italia dell’intelligenza collettiva, della bellezza che diventa ricchezza, della cultura che diventa sviluppo, della storia che diventa futuro.
2017_1English version
by Carmen Fiano
We love Italy, that thinks of work, I work so I am, I am worthy of respect and consideration.
We love Italy that gives more value to work and less value to money, more value to what people know and can do, and less value to what they own.
We love Italy that believes in work as identity, dignity, rights, responsibilities, autonomy, future and therefore it does not consider it just as a means, a necessity, but also an end, an opportunity.
Italy asking for respect for work and for those who work, Italy asking for a reward for those who deserve recognition, support for innovators, belonging for those who find themselves in a position of disadvantage not because of their own fault but because of the outcome of the social struggle.
Italy that considers the work well done as the centre, the engine, the soul of the process of change, the approach able to hold together the cabinet-maker and the maker, the farm and the rural hub, the building site and the enterprise of solar panels, the old town and the smart city. Italy who thinks that what is almost right is not good enough, Italy which always sets a part of itself in what it does, which feels satisfaction in doing something well regardless of whatever it is, such as cleaning a street, planning a business centre, writing the encyclopedia of DNA, cooking e pasta and beans.
Italy that competes because in work it gives value to dedication, care, intelligence, quality, professionalism, excellence, knowledge, innovation and beauty.
Italy of the bartender and scientist, of the clerk and the craftsman, the musician and the worker, the railway man and the beekeeper, of the maker and the teacher, of the startupper and mechanic, ordinary men and women who every day with their work, with their intelligence, their love and the effort they put in the things they do, create the conditions for giving more meaning and significance to their lives and to give a better future to our country.

The Night of the “Narrated work” comes from here, from the idea that there is no work that we should be ashamed of , from the idea that working with passion and commitment means to share a mission , the same which makes a country great.
The Night of the “Narrated work” is the meeting of women and men of different ages, interests, beliefs but joined together by this desire to do things well, to find in work the sense of a richer life and thus more worthy to believed, to help all together, each carrying his own part, his own “ brick” to build the Renaissance of Italy.
On 28 April 2017, starting at 8.30p.m. , in all cities and all the houses that takes part into the initiative, we will meet to read, narrate, sing, paint, represent, share stories about work. Where there is work there is Italy. Join us!
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