Cipassi | Lungo il Cammino di San Nilo

Caro Diario, questa volta ti racconto una storia di passi. I passi necessari per attraversare le 13 comunità e percorrere i 110 km del Cammino di San Nilo. A sentire l’oracolo  artificiale e intelligente sono da 155 mila a 180 mila, a seconda dell’altezza. E quelli che saranno letti, nel corso delle 8 tappe, dalle pagine dei 16 libri che sono stati scelti per questa prima edizione della rassegna letteraria.
Sì, amico Diario, sto parlando di CiPassi, un cammino fatto di passi e di storie, come ha scritto il suo ideatore,  Giuseppe Jepis Rivello, che è la persona più adatta a raccontare il background e il senso di questa bellissima iniziativa.
“Meno di un anno fa, tra dicembre e gennaio, ci venne lo schiribizzo di percorrere il Cammino di San Nilo, da indigeni, da persone che ogni giorno vedono passare e interagiscono con camminatori e camminatrici. Decidemmo di farlo portandoci un libro dietro e di fermarci a leggere ogni tanto. Questa cosa ci piacque così tanto che al ritorno iniziammo a pensare a come replicare e condividere questa opportunità. Era nata la rassegna letteraria “CiPassi lungo il Cammino di San Nilo” che nel giro di qualche mese ha preso forma e vita. Ora siamo pronti per una nuova e ‘prima’ edizione di questa rassegna, dal 12 al 19 ottobre 2025. […] Per ogni tappa due libri saranno al centro delle letture, che saranno fatte tra un paese e l’altro, in una piazza, in un bosco, davanti a una fontana. Ci sono libri molto diversi tra loro, albi illustrati che con pochissime parole ci faranno volare, romanzi nei quali andremo a scrutare pezzi di umanità, saggi che seduti su di una solida pietra calcarea saranno bastoni da scorticare e poesie che soffieranno sulle foglie degli alberi che incontreremo. Ci saranno autori e autrici che ci raggiungeranno lungo il cammino e che percorreranno tappe con noi. CiPassi è insomma una rassegna letteraria dedicata a coloro che vogliono coniugare il tempo del cammino con quello della lettura, i passi con le storie, le idee con gli scorci di paesaggio che questo angolo di mondo ci dona. Non a caso il tema di questa prima edizione è ‘Finestre’. Ne porteremo alcune con noi, ne troveremo molte per strada, ne apriremo altre per guardare oltre e per far entrare aria!”

Per cominciare mi pare che basti amico Diario; prima di salutarti, restano soltanto  tre cose.
La prima è che CiPassi è organizzata da Jepis Bottega in collaborazione con Cammini Bizantini, Terre di Mezzo Editore e CilentoéMotion.
La seconda è che a fare da guida in questa edizione prima edizione letteraria del cammina sarà Carlo Palumbo, se vuoi farti un’idea di chi è guarda il trailer del docufilm “Uocchi Spierti, i passi di Carlo Palumbo”.

 
La terza è che tra i 16 libri della rassegna c’è anche “Il lavoro ben fatto”, che vuol dire non solo, come diceva mio padre, che per me è un onore e un piacere, ma anche che sarò camminatore per un giorno, anche se non per tutta la tappa. Sabato scorso al mercato ho comprato un paio di scarpe leggere, confortevoli e adatte al percorso e le ho tenute ai piedi una giornata intera per non avere brutte sorprese e ho fatto già un sacco di domande a Giuseppe su come mi devo vestire e che cosa devo portare con me. Spero che non si spazientisca, nel caso ti faccio sapere.

LE TAPPE
TAPPA 1 | TAPPA 2 | TAPPA 3 | TAPPA 4 | TAPPA 5 | TAPPA 6 | TAPPA 7 | TAPPA 8 | I MIEI 7 CHILOMETRI, ANZI 8

DOMENICA 12 OTTOBRE 2025 | DA SAPRI A TORRACA
LIBRI: MONTAGNE DI DOMANDE; L’ORDINE DEL TEMPO
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Stamattina l’appuntamento era alle 7:30 all’Urmu con Giuseppe Cacetta Pellegrino, lui doveva catturare un po’ di immagini e io l’ho accompagnoto, anche se non ho fatto la tappa sono stato contento di vivere questo primo momento di incontro con i camminatori e le camminatrici. L’idea è di vivere più momenti possibili “dentro” il cammino, vediamo come riesco a organizzarmi. Per quanto riguarda il racconto conto di “rubare” pensieri, parole e immagini nel corso della giornata, i social da questo punto di vista sono di grande aiuto.
Sono tornato a casa alle 10:30 con una conferma, un rimpianto, un dubbio e una certezza.
La conferma è che Cipassi è, per molte ragioni, un’esperienza unica, a partire dai processi di construzione di senso che attiva e permette di condividere.
Il rimpianto è che non riesco a fare tutto il cammino. È un rimpianto grande, che non sono in grado di risolvere con la volontà e l’impegno, ma questo è, e bisogna accettarlo.
Il dubbio in qualche modo attenua il rimpianto, perché spero che la volontà e l’impegno siano sufficienti a farmi farela mia parte di tappa da Caselle a Rofrano.
La certezza è che per me sarà comunque un bellissimo cammino. Come ti ho detto cercherò di viverlo il più possibile, andando e tornando, errando, insieme a Giuseppe, Carlo e a tutta la compagnia di Cipassi.
La sera, Giuseppe ha pubblicato insieme alle foto qualche riga di sintesi della giornata: ” CiPassi sul Cammino di San Nilo. 1° Tappa, da Sapri a Torraca. Ci siamo, partita la prima tappa, partita questa Rassegna Letteraria in cammino. Siamo partiti questa mattina per dar vita a questa rassegna letteraria in cammino che sta prendendo una forma tutta sua.
Due libri al giorno per otto giorni. Oggi è stata la volta di Montagne di Domande, di Veronica Volta e Liviano Mariella e L’ordine del tempo, di Carlo Rovelli. Abbiamo letto e camminato, camminato e letto, e ad un certo punto le nostre letture e i nostri passi si sono anche mescolati al suono della chitarra e alla voce di Salvo Cataldo. Oggi, oltre a Carlo Palumbo che seguirà tutto questo Cammino, anche Liviano Mariella e Arnaldo Iudici hanno arricchito questa fantastica esperienza.”

LUNEDÌ 13 OTTOBRE 2025 | DA TORRACA A CASALETTO SPARTANO
LIBRI: IL PIÙ GRANDE UOMO SCIMMIA DEL PLEISTOCENE; LE CARAMELLE MAGICHE
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Caro Diario, oggi per me è stato un giorno dispari assai, i diverticoli non mi hanno dato tregua, e la sera non ho avuto neanche la forza di salire in bottega da mastro Jepis. Mi sono rincuorato giusto un poco pensando “meglio oggi che giovedì”, perché altrimenti non potrò partecipare alla tappa e mi dispiacerebbe un sacco.
Ecco il breve resoconto pubblicato stasera da Giuseppe: “Il più grande uomo scimmia del pleistocene e Le caramelle magiche, sono questi i due libri che hanno accompagnato i nostri passi di oggi. Due letture che ci hanno lasciato riflettere sulle forze che si contrappongono nelle nostre esistenze, ma anche sul potere di oggetti che in molti casi diventano così potenti da andare oltre ogni immaginazione.”

MARTEDÌ 14 OTTOBRE 2025 | DA CASALETTO SPARTANO A MORIGERATI
LIBRI: TU SEI IL MIO SOGNO; CONTROTEMPO
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Caro Diario, oggi Cipassi arriva a Morigerati, che è a pochi chilometri, cinque o sei, da Caselli in PIttari. Appena finisco qui cerco di capire se trovo qualcuno che va ad accogliere le camminatrici e i camminatori, che se ricordo bene all’arrivo ci dovrebbe essere un incontro in piazza con Felicia Lione, autrice di “Tu sei il mio sogno”, e avrei piacere di participare. Vediamo, ti tengo informato.

Rieccomi amico Diario, come vedi dalle foto poi a Morigerati ci sono andato, insieme alla maestra Elisabetta Giudice, che lei la prima tappa l’ha fatta tutta e se giovedì il tempo ci assiste la quinta tappa ce la facciamo assieme.
Arrivati a Morigerati abbiamo trovato la nosta amica e compagna di letture Maria Rosaria Di Mauro, giusto qualche chiacchiera e poi l’arrivo di Salvo Cataldo, camminatore e musicista, che ha anticipato di qualche minuto il gruppo, che abbiamo accolto con sventolio di sciarpe, foulard e golf di lana.
Ci siamo sistemati sulle scale in piazza, entrando sulla sinistra, all’altezza della farmacia, e poi Felicia ha comciato a leggere, e dopo di lei è arrivata la poesia di Carlo Palumbo, e poi le canzoni di Salvo, compreso un bellissimo inedito.
A proposito della farmacia, alle 4 in punto è arrivata la mitica doc. Anna Bruno che ha portato una guantiera di paste di mandorla e ha preparato una magnifica tisana, che ha offerto a tutti noi, camminatrici, camminatori e non.

Per finire l’invito di Valeria Bazzicalupo a visitare il suo bel giardino, con annessa casa naturalmente, e la raccolta di melograni offerti dalla padrona di casa, e mentre tutto questo accadeva io mi sono messo a dare fastidio alla chitarra di Salvo con un paio di canzoni di Guccini. Ah, dimenticavo, mentre andavamo da Valeria, sotto l’arco, Salvo e Carlo hanno improvvisato un duetto canto e ballo con l’accompagnamento ritmico delle nostre mani.

MERCOLEDÌ 15 OTTOBRE 2025 | DA MORIGERATI A CASELLE IN PITTARI
LIBRI: OGNI ALBA; LA LUNA AL SUO COMANDO
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Caro Diario, oggi è il giorno de “La luna al suo comando“, un libro che per molte ragioni mi è molto caro, come puoi leggere qui. La brutta notizia è che pare che domani piova, già oggi anche a Caselle è nuvoloso, ma comunque io resto positivo, e questo raggio di sole che attraversa le nuvole mentre sto scrivendo mi incoraggia. Oggi la tappa arriva in Bottega, da Jepis, e naturalmente all’arrivo ci sarò anche io. Per ora ti saluto, ci sentiamo dopo.

Rieccomi amico mio, per dirti che sono andato all’Urmu dalla mitica Mirella per comprare gli approvvigionamenti per la mia tappa di Cipassi. Insieme all’acqua naturalmente, che come sanno tutti è la cosa più essenziale.

Caro Diario eccomi per la chiusura della giornata. Come ti dicevo la tappa di oggi si è conclusa in Jepis Bottega qualche minuto dopo le 15:00. Conclusa per modo di dire, perché poi ci sono state ancora le bellissime letture di Sandro Paladino da “La luna al suo comando” e poi anche alcuni episodi della serie girata da Jepis con Felice Magliano, il nonno di Sandro protagonista del libro scritto da Lorella Beretta, la puoi vedere tutta sul canale di Jepis Bottega.

 
Per finire un po’ di chiacchiere belle e la visione del trailer del documentario che Giuseppe ha dedicato a Carlo Palumbo.

GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2025 | DA CASELLE IN PITTARI A ROFRANO
LIBRI: ALICE CAPOVOLTA; LA RESTANZA
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Caro Diario, come sai oggi doveva essere la mia tappa, ma Giuseppe ha proposto di spostarla a domani, causa pioggia. Lui non aspetta che tu gli chieda una cosa, ci pensa da sé e se può ti anticipa, ti toglie la necessità di chiedere, che anche quando come in questo caso non sarebbe stato un problema, rimane comunque un po’ un peso.
Mi è dispiaciuto non fare la tappa che arriva a Rofrano, con la maestra Elisabetta ci eravamo accordati per farla insieme, se le condizioni meteo lo avessero permesso. Ancora 24 ore comunque, perché la tappa la farò domani, una bella parte, quella che da Rofrano arriva a Laurito.
Tornando al cammino di oggi, te lo riassumo ancora una volta con le parole che Giuseppe ha condiviso sulla pagina social di Jepis Bottega.
“La Quinta tappa di questo CiPassi lungo il Cammino di San Nilo, da Caselle in Pittari a Rofrano è iniziata con tanto vento e i nuvoloni carichi di pioggia. Mentre il vento spingeva la pioggia lontano da noi le parole contenute nei nostri libri in rassegna hanno iniziato a fluire. “Alice Capovolta” è stato letto dalla sua autrice Elena Fratini che ci ha donato momenti densi di emozione grazie ad una coinvolgente interpretazione.  Il secondo libro in rassegna è stato “La Restanza” di Vito Teti che è stato letto da Carlo Palumbo che ha raccontato anche i momenti passati insieme all’autore nella sua Rofrano durante le fase dell’inchiesta alimentare condotta dal prof. Massimo Cresta.”

Per quanto riguarda la tappa è tutto, per quanto riguarda la mia giornata la sera comincio a preparare un po’ di cose che porterò con me domani, a cominciare dal bastone che mi ha fatto e donato Carlo Palumbo, sarà la sua prima uscita, da domani sera non saà più un oggetto ma un “arnese”, ciò per cui la parola che lo definisce sta, come direbbe Wittgenstein.

VENERDÌ 17 OTTOBRE 2025 | DA ROFRANO A MONTANO ANTILIA
LIBRI: IL DIO SELVATICO; IL LAVORO BEN FATTO
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Caro Diario, mi sono svegliato alle 4:40, che per me non è la norma ma neanche un fatto così inusuale. Comunque va bene così, l’appuntamento con Giuseppe è in capo all’Urmu è alle 7:15 e più faccio le cose con calma e meglio è. Intanto decido che una mezzora posso stare ancora a letto a “sbariare”, nel senso di perdere tempo, distarsi. Avvio il mac e sul social network dei boomer trovo questa foto che ritrae un momento di due anni fa.

Come vedi sono con Carlo nella cucina di casa mia qui a Caselle e in mano ho il bastone che mi ha appena portato. È accaduto esattamente due anni prima della sua prima uscita per la mia tappa sul Cammino di San Nilo; tu chiamala, se vuoi, serendipity.
Poco prima delle 5:30 mi alzo, faccio colazione e tutto il resto, mi preparo lo zaino, sistemo il bastone e l’ombrello vicino alla porta, dopo di che tiro fuori dalla libreria “Il lavoro ben fatto” e lo sfoglio per fare mente locale e decidere i passi che potrei leggere. L’ultimo atto è dedicato alle scarpe da montagna, a Sapri Giuseppe Pellegrino mi ha spiegato che è importanti allacciarli bene, devono tenere la caviglia ferma, e così faccio. Alle 7:10 sono all’Urmu, un paio di minuti e arriva Giuseppe, salgo in auto, facciamo una breve sosta per il caffè e partiamo.
A Rofrano l’incontro con Carlo e il gruppo Cipassi. Come sai ci siamo incontrati già più volte, a Sapri, a Morigerati, a Caselle, ma oggi per me è diverso, oggi io sono uno di loro, ed è una cosa che per me ha un senso e significato enorme.
Se ti dicessi che sono stato rilassato ti direi una bugia amico Diario, sono stato felice di esserci, molto felice, su questo non c’è dubbio, ma rilassato no, questo non lo posso dire. Per fortuna la paura di non farcela, di creare problemi al gruppo, è stata mitigata dalla presenza di Giuseppe e Carlo, “loro sapranno cosa fare se avrò problemi”, mi sono ripetuto più volte.
Dal punto di raduno ci siamo mossi verso il centro storico di Rofrano, dove abbiamo incontrato Antonio, il bravissimo scultore amico di Carlo, nella sua bottega. Poi abbiamo visitato due chiese, nella prima Giuseppe mi ha chiesto di introdurre il lavoro ben fatto, e una splendida vigna. Intanto che ha iniziato a piovere, ci siamo diretti verso Laurito.
Naturalmente non posso dirlo con cognizione di causa, ma dalle chiacchiere prima, durante e dopo il Cammino mi sono fatto l’idea che la tappa di oggi sia una delle meno complicate. Per me è stata molto tosta, nonostante mi sia fermato a Laurito e mi sia risparmiato gli ultimi quattro chilometri. Ci sono stati due momenti in cui ho pensato seriamente di non farcela; in uno mi girava la testa e facevo fatica a respirare mentre nell’altro erano proprio le gambe che non ne volevano sapere di seguire la testa e camminare. Non sono stati momenti lunghi, meno che mai drammatici, soltanto tosti assai, in più da quando Carlo mi ha dato anche il suo bastone la situazione è migliorata. E poi non sono mai stato solo, avevo sempre Carlo, Giuseppe e qualcuna/o del gruppo vicino a me a incoraggarmi, ed è stato importante assai. Naturalmente ci sono stati anche tanti momenti belli, i paesaggi, i castagneti, le chiese – sul portale di quella di Laurito c’è un bellissimo mosaico della nostra amca Carla Passarelli – l’affetto e le chiacchiere tra di noi e con le persone che abbiamo incontrato, compreso la signora dal quale abbiamo comprato il formaggio e mi ha fatto la domanda che mi ha fatto commuovere. Molto bello anche l’incontro con Renato, il figlio di Carlo, e la moglie, che raccoglievano castagne, con Renato che ha anche letto un passo da “Il Dio selvatico” di Frank Arleo. Infine l’emozione delle mie letture da “Il lavoro ben fatto”, ma su questo ritorno alla fine.

SABATO 18 OTTOBRE 2025 | DA MONTANO ANTILIA A SAN NAZARIO
LIBRI: DALLA MIA FINESTRA SI VEDEVA IL MARE; BELLO MONDO
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Caro Diario, la tappa di oggi te la faccio raccontare di nuovo da Giuseppe, io aggiungo solo un post scriptum.
“Settima tappa della rassegna in cammino “CiPassi” lungo il Cammino di San Nilo. Da Montano Antilia a San Nazario.
Siamo partiti da Montano Antilia, abbiamo raggiunto prima Futani e poi Cuccaro Vetere, dove, in piazza ci attendevano gli amici della casa editrice Edizioni dell’Ippogrifo con l’autrice Antonella Cosentino per leggere e condividere con noi il suo libro “Dalla mia finestra si vedeva il mare”.
Oggi in rassegna abbiamo avuto anche le poesie di Mariangela Gualtieri che abbiamo letto in diversi punti della tappa.
Grazie a Giovanna Cortese e alla sua famiglia per aver organizzato uno straordinario incontro con l’autrice Antonella Cosentino nella bella piazza di Cuccaro Vetere, ci siamo deliziati con tante buone pietanze prima di riprendere il cammino per San Nazario, dove siamo arrivati al tramonto. Grazie a Salvo Cataldo che con la sua musica ha accompagnato le letture a Cuccaro Vetere e a Santa Cecilia.”

Il mio post scriptum è dedicato alla splendida ospitalità della famiglia Ciociano – Cortese. È vero, come Edizioni dell’Ippogrifo sono gli editori del bellissimo libro di Antonella, ma l’accoglienza che ci hanno riservato è stata così bella, calda, affettuosa che secondo me tutta la compagnia di Cipassi, compresi la maestra Elisabetta, Cinzia e me, si è sentita a casa.
Scusa se non te l’ho detto ma nei giorni precedenti con la maestra Elisabetta e Cinzia ci eravamo detti che saremmo andati – in macchina naturalmente, perché altrimenti per me sarebbe stato impossibile – e così abbiamo fatto. È per questo che ci siamo potuti fermare anche dopo la partenza dei camminatori, e abbiamo potuto fare un giro per Cuccaro Vetere con la guida di Maura Ciociano insieme all’amico Gian Gaetano, con salita in cima al paese e vista panoramica e visita del centro storico, di una cappella e di una chiesa,  dove mi hanno colpito le  statue dei santi realizzate a suo tempo dagli artisti dei presepi napoletani, ti metto qui di seguito quella di San Giuseppe con in braccio Gesù Bambino. Concludo aggiungendo un grazie di cuore alla suora che stava andando via e invece ci ha aperto la chiesa e ci ha permesso di visitarla.

DOMENICA 19 OTTOBRE 2025 | DA SAN NAZARIO A PALINURO
LIBRI: L’UOMO CHE VENDEVA IL VENTO; IL LIBRO DEGLI ERRORI
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Caro Diario, oggi l’ultima tappa, con la sintesi condivisa sui social ancora una volta dall’ideatore di questa bellissima sperimentazione, il termine è suo.
“Ottava ed ultima tappa di questa straordinaria edizione di CiPassi sul Cammino di San Nilo. Siamo partiti da San Mauro la Bruca – San Nazario e siamo arrivati a Palinuro, scaldati da un caldo e piacevole sole di ottobre. Leggendo libri come “L’uomo che vendeva il tempo”, “Il libro degli errori” e “Mitobotanica”. Il nostro percorso si è concluso a Palinuro, accolti dagli amici della ProLoco di Palinuro. Le considerazioni dopo questi otto giorni sono veramente tante, ma una cosa è certa, leggere e camminare, insieme, ci rende felici e carichi di energie belle e positive. Grazie a tutti coloro che hanno permesso tutto questo!”.

LUNEDÌ 20 OTTOBRE 2025 | I MIEI 7 CHILOMETRI, ANZI 8
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Caro Diario, un cammino può essere fatto in tanti modi e significare tante cose, dopo il bellissimo libro di Paulo Coelho ancora di più. Al termine di questo mio improbabile racconto voglio condividere il senso che Cipassi ha avuto per me, insomma il mio perché come camminatore e come scrittore. Ho pensato di raccontarlo con l’aiuto di tre parole: chilometri, senso e passi, vediamo se funziona.

Chilometri. Mi sono mancati più i passi che non ho letto e non ho ascoltato che quelli che non ho percorso. Alla voce senso non è una questione di chilometri, neanche quando, come ho fatto io, ne percorri 7 su 110. Sul punto mi ritrovo da sempre con il Tao Te Ching: “Senza uscire dalla porta, puoi conoscere il mondo. Senza guardar fuori dalla finestra, puoi vedere il Tao del cielo. Più viaggi lontano, meno conosci. Per questo: il saggio senza viaggiare conosce, comprende senza vedere, senza agire compie.” Naturalmente sto parlando di senso, di perché, non di odori, voci, suoni, fatica, panorami, risate. Invece per quanto riguarda il me scrittore è diverso, forse persino inverso, a partire dal fatto che questo racconto sarebbe stato molto meno improbabile se avessi fatto l’intero cammino con la compagnia di Cipassi, magari con l’aiuto di un registratore.

Senso. “Voglio trovare un senso a questa vita anche se questa vita un senso non ce l’ha”. Sì amico mio, non ho paura di fare brutte figure o di non sembrare abbastanza colto, alla voce senso parto da qui. Anche se ho studiato quasi più la filosofia che la sociologia la mia risposta alle domande fondamentali dell’esistenza sta in questo verso della canzone di Vasco Rossi. È questo che ho fatto, che faccio e che conto di continuare a fare ogni giorno nel tempo che mi rimane: cercare un senso alla mia vita anche se la vita un senso non ce l’ha.
Non è facile, ma questo è. Cerco il senso nelle cose che penso e che faccio. Nelle parole che leggo, che scrivo e che dico. Nelle relazioni che stabilisco con le persone, le comunità e i luoghi che incontro.
Talvolta vorrei darmi la possibilità di credere nel Senso con la “S” maiuscola, di dargli il nome di un Dio, ma non è una cosa che si può fare a comando, deve nascere da dentro, deve accadere, e fin qui a me non è accaduta. Ma intanto non mi fermo, continuo a cercare, che tra quelli che conosco è il modo migliore per vivere una vita più degna di essere vissuta.

Passi. Tiene ragione Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro.” Io che 70 anni li ho per davvero, alla voce leggere penso soprattutto ai libri.
Libri da sfogliare, da stringere tra le mani, da odorare. Libri come arnesi di lavoro, compagni di viaggio, scatole magiche fatte di storie e di conoscenza, finestre aperte sul mondo, strumenti per esplorare la realtà e/o volare sulle ali della fantasia.
Nei libri i passi, ed ecco che la parola ritorna; passi letti con gli occhi e con la voce, da soli o insieme, come abbiamo fatto nel corso della settimana che abbiamo alle spalle.
Forse sta qui il valore più grande, mi viene da dire il potere, di questa intuizione – esperimento – attività creativa e narrativa pensata da Giuseppe, in questo tenere insieme i passi dei libri e i passi dei sentieri. Ho bisogno di pensarci ancora su, ma la sensazione è che le letture ascoltate il lunedì a Morigerati, il mercoledì a Caselle in Pittari e il sabato a Cuccaro Vetere, così come quelle che ho fatto io venerdì tra Rofrano e Laurito abbiano avuto un senso e un significato particolarmente importante. È da questo punto di vista che dico che i passi che mi sono mancati di più sono quelli che non ho letto e non ho ascoltato.
Ripeto che sento il bisogno di pensarci ancora, e anche di discuterne con Giuseppe, con te, con chi ci legge, ma secondo me anche dalle foto in primo piano sia delle autrici e degli autori che delle camminatrici e dei camminatori si vede questo spirito che per ora definirei di comunità, questa condivisione di umanità attraverso la lettura, che ovviamente, essendo vera, non sempre coinvolge tutte/i alla stessa maniera, e che però c’è, ed è evidente.
Per quanto mi riguarda nelle poche ore in cui sono stato camminatore mi sono sentito incastonato in questo spirito di condivisione. È vero, è accaduto fin dall’inizio, come dicevamo con la maestra Elisabetta e Cinzia sabato, andando verso Cuccaro Vetere, spesso le persone che cammianno condividono di per sé alcuni valori importanti, però man mano che i passi camminati e letti crescevano era come se crescesse anche la bellezza della nostra relazione, la consapevolezza della nostra umanità.
Penso sia il dono più prezioso che mi porto da Cipassi.  La gioia con cui ho abbracciato tutte/i quando sono partite/i da Cuccaro Vetere la porterò dentro a lungo, e così le parole belle che ci siamo dette/i. Sabato sera, tornando, pensavo che anche le grandi scrittrici e i grandi scrittori, le autrici e gli autori di best seller, dovrebbero fare un’esperienza di questo tipo.
Laozi ha lasciato scritto che “Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo”. Anche un viaggio di mille pagine e mille libri, mi viene da aggiungere.

  • Ciro Varone |

    Complimenti per aver camminato e letto per 110km! Siete davvero dei fuoriclasse. Traguardo pazzesco, siete stati grandiosi non solo con i muscoli, ma anche con la curiosità e la passione di chi ama le storie e leggere. Siete un esempio di determinazione. Un augurio per il futuro.
    Continuate a camminare e a leggere, perché siete sulla strada giusta per grandi avventure.
    Mi auguro di essere dei vostri per la seconda edizione.
    Un abbraccio forte.
    Ciro e Dora

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