Caro Diario, non lo so perché non ci ho pensato prima, ti assicuro però che quando Giuseppe Jepis Rivello mi ha mandato il suo bellissimo video me lo sono chiesto subito «ma perché non chiedere alle lettrici e ai lettori di queste pagine di inviarmi i link ai loro video per pubblicarli qui?».
Già, Perché? Mi piacerebbe un sacco che fossero davvero in tanti – videomaker professionisti, dilettanti, semplici amatori, che in queste faccende non è quasi mai è la tecnica a scaldare il cuore – a farsi venire la voglia di partecipare.
Si possono inviare link a video già realizzati o a storie realizzate per l’occasione, l’importante è condividerle, partecipare.
Forza, diciamolo con un corto che crediamo nell’Italia del #lavorobenfatto, nella possibilità di fare bene le cose perché è cosi che si fa.
Non è solo bello, giusto e possibile, conviene anche.
Conviene andare in ospedale e trovare il medico bravo. Conviene andare in Comune e trovare l’impiegato bravo. Conviene andare al ristorante e trovare il cuoco bravo. Conviene portare l’auto a riparare e trovare il meccanico o il carrozziere bravo.
Perché anche se facciamo fatica a pensarlo nel Paese del lavoro ben fatto funziona proprio così: ognuno fa bene quello che deve fare e tutti vivono meglio.
Come dici caro Diario, per invogliare a partecipare forse è il caso di proporre qualche esempio?
Lo faccio volentieri, a patto però che non ci facciamo prendere dalla voglia di perfezionismo, perché il lavoro in video si può raccontare anche con il telefonino, anche in 30 secondi o 1 minuto. Ecco, se ci siamo capiti bene su questo, non mi resta che augurarti buona visione.
P. S.
Nella foto in fondo c’è Felice Magliano, 104 anni, se vuoi guardare la sua videostoria a puntate clicca qui.
I CORTO DEL LAVORO BEN FATTO
Jepis, Michele e il coltello, di Giuseppe Rivello
Lei, Ela, lavoro e moda di Alessio Strazzullo